Caro bollette, Meloni: stanziati 3 miliardi per famiglie e imprese. Ma le opposizioni bocciano il decreto
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Per l'opposizione però si tratta di misure arrivate “in ritardo” e che sono di per sé “insufficienti”. Le varie forze politiche bocciano le norme varate dal Consiglio dei ministri. Uno dopo l'altro, tutti i leader dell'opposizione hanno segnalato la tempistica dei provvedimenti, a distanza di due anni dal momento in cui il caro energia ha cominciato a farsi sentire sulle tasche, già affaticate dalla crisi post Covid, di famiglie e imprese. “Il combinato disposto fra dazi annunciati da Trump e impennata dell'inflazione, prevista dall'Istat, porta a bruciare quei 3 miliardi provenienti dal fondo clima nei prossimi tre mesi”, come avvertono dal Movimento 5 Stelle e da Italia Viva.
Ma a scatenare un'ulteriore polemica nella giornata politica è soprattutto la scelta di Meloni di non presentarsi in conferenza stampa, affidando a un video registrato (definito da molti “a senso unico”) la presentazione delle norme e lasciando al ministro Giorgetti l'onere di esporle ai giornalisti. “Il governo partorisce dopo oltre due anni un decretino da circa 3 miliardi per 3 mesi, che è una goccia nel mare di guai del caro bollette a carico di famiglie e imprese lasciate sole”, afferma Giuseppe Conte, evidenziando che, a fronte dei tre miliardi per le bollette, la premier “si prepara a spenderne altri 20 in armi e spese militari con l'ok dell'Europa”. Rincara la dose il capogruppo M5s al Senato ed ex ministro Stefano Patuanelli: “L'Istat ci dice che sostanzialmente la miseria dei 3 miliardi stanziati per il caro bollette verrà divorata dai nuovi aumenti sul carrello della spesa“.