Caso Cospito, l’anarchico trasferito all’Opera. Piantedosi: “Il Governo non si lascia condizionare”
Alfredo Cospito è stato trasferito nel carcere di Opera. La decisione arriva dopo scontri e polemiche, con l’anarchico che ormai da più di 100 giorni sta portando avanti uno sciopero della fame. “Cospito sarà ricoverato nel Servizio assistenza intensificata della struttura carceraria di Opera in considerazione del suo stato di salute” ha spiegato il suo avvocato Flavio Rossi Albertini. ”Non accetterà somministrazioni di cibo e continuerà lo sciopero della fame”, ha aggiunto, spiegando che ”L’unico elemento di novità con questo trasferimento è che nella struttura di Opera hanno specialisti in grado di intervenire tempestivamente in caso di emergenza”.
Governo inamovibile sul 41bis. Non cambia, comunque, la linea dell’Esecutivo sul carcere duro. Lo ha confermato il ministro della Giustizia Carlo Nordio, ammettendo che il trasferimento di Cospito si è reso necessario, in ogni caso, per tutelare la salute del detenuto. Il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani si concentra invece sui fatti oltre confine, dichiarando “il rafforzamento del sistema difensivo della rete diplomatica italiana all’estero, reso necessario dalle ostilità manifestate nei confronti di sedi di ambasciate e consolati, in varie località, da Atene a La Paz, da Barcellona a Madrid, fino a quelle più recenti di Berlino”.
Domani il punto della situazione. È atteso per mercoledì 1 febbraio, dunque, un confronto importante del Comitato di analisi strategica antiterrorismo; il tavolo permanente tra polizia giudiziaria e i servizi di intelligence. Si parlerà del caso Cospito, chiaramente, anche in chiave scontri. Secondo il ministro Piantedosi c’è il rischio che i gruppi anarchici possano ricompattarsi proprio in questa fase creando non pochi grattacapi. Ma il Governo è unito e non intende farsi condizionare.