Caso Gregoretti: Salvini, lunedì si vota l’autorizzazione. In Giunta voto decisivo della Casellati
Sul caso Gregoretti la Giunta per le immunità del Senato voterà il 20 gennaio l’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex vicepremier Matteo Salvini. L’ha deciso la Giunta per il regolamento, approvando l’ordine del giorno del centrodestra per un verdetto il 20, nonostante scadano oggi i giorni perentori.
L’ex ministro dell’Interno è accusato di sequestro di persona perché, quando era titolare del Viminale nel precedente governo, non avrebbe assegnato un porto di sbarco alla nave della Marina Militare Gregoretti – da qui il “caso Gregoretti” – che nel luglio dello scorso anno aveva recuperato a bordo 131 migranti, lasciandoli per tre giorni in mezzo al mare.
Alla votazione ha partecipato anche la presidente del Senato Casellati, votando a favore. Nella Giunta, reintegrata di due senatori di maggioranza, le due parti sono 6 a 6, esclusa la presidente. E proprio il voto della Casellati apre il fronte delle polemiche.
“Casellati alla fine ha gettato la maschera: ha votato insieme alla destra per convocare una giunta contro il regolamento e contro il buon senso. E’ un fatto molto grave, la presidente del senato da oggi non è più considerabile carica imparziale dello stato, ma donna di parte” così Andrea Marcucci, capogruppo dei dem a Palazzo Madama. “A questo punto il Pd diserterà la Giunta per le Immunità il 20 gennaio? Non lo so, ne ragioneremo. Di sicuro la Giunta si riunisce in modo illegittimo. Ma la cosa più grave – ha aggiunto Marcucci – è che noi avevamo proposto che si riunisse oggi per completare il nostro lavoro, ma evidentemente questa cosa non era di gradimento. Così hanno fatto un colpo di mano gravissimo. Siamo molto preoccupati per la democrazia”.
A stretto giro la replica di Casellati: “In riferimento alla seduta odierna della Giunta per il regolamento, il presidente del Senato Elisabetta Casellati respinge con forza ogni ricostruzione dei fatti che in qualche modo possa mettere in discussione la terzietà della sua azione ovvero connotarla politicamente, perché non si può essere terzi solo quando si soddisfano le ragioni della maggioranza e non esserlo più, quando si assumono decisioni che riguardano il corretto funzionamento del Senato”. E’ quanto si legge in una nota della presidenza del Senato.
Parlando del voto sull’autorizzazione a procedere per il caso Gregoretti il leader della Lega Matteo Salvini ha detto: “Se lunedì, come pare, perché i numeri ce li hanno a favore, Pd, Renzi e 5 Stelle decideranno che devo esser processato, andrò in quel tribunale a testa alta sicuro di rappresentare la maggioranza del popolo italiano”.