Caso migranti in Albania, motovedetta arrivata a Bari. Verso decreto legge in Cdm

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Carlo Nordio

La motovedetta della guardia costiera italiana con a bordo i 12 migranti provenienti dal centro italiano di permanenza per il rimpatrio di Gjader, in Albania, è arrivata questo pomeriggio nel porto di Bari. Per i 12 è stato disposto il rientro in Italia dopo che il tribunale di Roma non ha convalidato il loro trattenimento all’interno del centro sancendo – di fatto – il flop di un progetto costato oltre 700 milioni di euro. La motovedetta è partita dall’Albania questa mattina attorno alle 9.30. Le operazioni di sbarco si sono svolte e concluse in pochi minuti, sotto la pioggia. La destinazione dei 7 bengalesi e dei 5 egiziani è il Centro di accoglienza per richiedenti asilo del capoluogo pugliese.

All’indomani del fallimento del trasferimento dei migranti in Albania, continua l’attacco alla magistratura da parte della maggioranza. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a margine di un convegno a Palermo, ha dichiarato: “Non può essere la magistratura a definire uno Stato più o meno sicuro, è una decisione di altissima politica. Prenderemo dei provvedimenti legislativi”. Il leader della Lega Matteo Salvini chiama alla mobilitazione contro la “magistratura politicizzata” perché – spiega – “chi impedisce di difendere i confini mette in pericolo il Paese”.

Il governo annuncia intanto azioni contro la decisione del Tribunale di Roma.
Sulla questione è stato infatti convocato per lunedì un Consiglio dei Ministri. Si parla del varo di un decreto che diventerebbe operativo il giorno successivo: sarebbe questa la “soluzione” di cui ha parlato la premier. Il decreto legge, secondo quanto filtra dalla maggioranza, dovrebbe tra l’altro rendere norma primaria l’indicazione dei Paesi sicuri, e non più secondaria, come è invece il decreto del ministro degli Esteri, di concerto con quelli di Interno e Giustizia, con cui finora è stato annualmente aggiornato l’elenco.