Caso Ruberti, il capo di gabinetto a Roma si è dimesso. In un video la furiosa lite
Si è chiuso con le dimissioni il caso del video che ha visto protagonista Albino Ruberti, capo di gabinetto e braccio destro del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, intercettato mentre urlava e minacciava di morte qualcuno una notte di alcune settimane fa a Frosinone. Tutto ripreso e rilanciato dal quotidiano Il Foglio, che ha svelato così i momenti molto concitati dell’episodio. “Episodio gravissimo che non può restare senza conseguenze” avevano commentato fonti del Nazareno. E così è stato, le conseguenze sono arrivate ed erano anche le più ovvie. “Un gesto opportuno e doveroso” ha detto il segretario del Partito Democratico Enrico Letta.
Nel filmato si sentono urla, pianti e minacce di morte che scuotono la quiete notturna del capoluogo ciociaro. “Io li ammazzo. Devono venire a chiede scusa per quello che mi hanno chiesto. A me non me dicono ‘Io me te compro’” è una delle frasi che ripete Ruberti più volte. E ancora: “Do’ cinque minuti pe veni’ a chiedeme scusa in ginocchio. Se devono inginocchia’ davanti. Io li sparo, li ammazzo”. Presente alla scena anche il consigliere regionale del Pd Sara Battisti, compagna di Ruberti, che cerca in tutti modi di calmarlo pur senza riuscirci.
La discussione sarebbe avvenuta durante una cena, come ammesso dallo stesso Ruberti, e sarebbe esplosa per motivi calcistici. Che sia stato davvero così, al momento, non è dato sapersi. Si sa però chi sono i personaggi che hanno fatto imbestialire l’ex capo di gabinetto del comune di Roma. Uno di questi sarebbe Vladimiro De Angelis, fratello di Francesco De Angelis, assessore regionale ed europarlamentare del Pd, che ha rinunciato alla candidatura coi Dem proprio a causa di questo episodio. Un fatto grave, comunque. Reso ancor più grave se il protagonista è un esponente politico di rilievo. Un ex esponente, in realtà. Perché Albino Ruberti si è dimesso dalla carica. E probabilmente resterà fuori dal giro per un po’ di tempo.