CdM: dl unico su Covid, carcere ostativo e Rave party
Si è conclusa la riunione del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi: sul tavolo un decreto unico che contiene diverse misure per un totale di 9 articoli che riguardano norme in materia di Giustizia, di contrasto al Covid e una stretta ai raduni come i rave party.
Rinvio dell’entrata in vigore della riforma penale e dell’ergastolo ostativo. L’attuazione della riforma Cartabia slitta al 30 dicembre. Questo per garantire le migliori condizioni per la piena attuazione della riforma e nel rispetto scadenze del Pnrr: è stata una risposta alle sollecitazioni che erano giunte dai 26 Procuratori generali con una lettera al ministro Nordio. Il Pnrr prevede che la riforma debba essere applicata entro la fine dell’anno, una scadenza a cui è legata l’erogazione dei fondi.
Il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia ha commentato: “Sulla riforma del processo penale l’esecutivo ha dato ascolto alle indicazioni della magistratura associata sull’opportunità di una disciplina transitoria. Il rinvio dell’entrata in vigore della riforma si pone come passaggio necessario alla definizione della disciplina transitoria e al riassetto organizzativo degli uffici giudiziari”.
Le altre misure riguardano il Covid: anticipo della fine dell’obbligo di vaccino per i medici e le altre professioni sanitarie. Proroga invece dell’utilizzo della mascherina negli ospedali e nelle Rsa.
Il contrasto ai rave Party: reclusione da 3 a 6 anni, multe da 1.000 a 10.000 euro e si procede d’ufficio se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica. In caso di condanna, è sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e di quelle utilizzate per realizzare le finalità dell’occupazione.
Il consiglio dei ministri ha approvato la nomina dei sottosegretari e dei viceministri. Venerdì dovrebbe tenersi un nuovo CdM per la nomina dei viceministri e nella stessa giornata viceministri e sottosegretari dovrebbero prestare giuramento. Nella lista dei primi intanto non c’è più il nome di Giuseppe Mangialavori. Al suo posto, sempre in quota Forza Italia, ci sarebbe Maria Tripodi. Per Fi ci sarebbero poi Sandra Savino ex deputata non rieletta che viene dal Friuli Venezia Giulia. In lista anche Matilde Siracusano, rieletta con gli azzurri.
Il caro bollette avrà uno spazio dedicato, che verrà affrontato in un’altra occasione.