Cdm, via libera a diverse norme: election day, partite iva, regole sulla beneficenza, sostegni agli anziani
Dopo due ore e mezza di riunione, il Consiglio dei ministri ha approvato una serie di norme: via libera al decreto legge per l’election day, fissando le elezioni europee all’8 e 9 giugno con possibilità di accorpare amministrative e regionali. Cambiano anche i limiti per i mandati ai sindaci dei piccoli Comuni: tra 5mila e 15mila abitanti si potrà arrivare al terzo mandato, sotto i 5mila viene invece del tutto eliminato il limite.
Il Cdm ha approvato anche il decreto legislativo con disposizioni in materia di accertamento tributario e di concordato preventivo biennale per le partite Iva. Il viceministro dell’economia Maurizio Leo spiega: “Le risorse che verranno raccolte con quest’ultimo serviranno anche per completare le fasi successive di riforma. Il nostro obiettivo è che attraverso l’emersione di questa materia imponibile si possa ulteriormente incidere sulla riduzione delle aliquote Irpef”.
Arriva l’ok alla prestazione universale per gli anziani: la misura, lanciata in via sperimentale, partirà dal 1° gennaio 2025 e durerà fino al 31 dicembre 2026, consisterà in una prestazione universale, subordinata al bisogno assistenziale per il sostegno della domiciliarità e dell’autonomia personale degli anziani non autosufficienti con un livello di bisogno assistenziale gravissimo e un Isee inferiore ai 6mila euro. La viceministra del Lavoro e Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci ha spiegato che in questo modo si inizia a mettere in protezione la platea di persone più bisognose e fragili e over-80. “Si passerà da un assegno di accompagnamento attualmente pari a 531,76 euro a 1.380 euro, da poter spendere per servizi, cura e assistenza”.
Dal Consiglio dei ministri è arrivato inoltre il via libera al disegno di legge sulla trasparenza nella beneficenza con regole e sanzioni stringenti anche per gli influencer e al disegno di legge con disposizioni in materia di reati informatici e di rafforzamento della cyber sicurezza nazionale. La nuova normativa introduce principi di trasparenza nelle operazioni legate ad attività di solidarietà e sostegno a enti benefici nelle attività commerciali, disponendo regole più severe: obbligo di indicare sui prodotti le finalità dei proventi e il destinatario della beneficenza, nonché l’importo o la quota destinati a quel fine, che devono essere anche comunicati all’Antitrust prima della commercializzazione. In caso di violazione degli obblighi previsti dal disegno di legge in materia di destinazione dei proventi derivanti dalla vendita di prodotti, l’Autorità potrà erogare una sanzione che va da 5mila fino a 50mila euro. Il 50% delle sanzioni amministrative riscosse sarà destinato a iniziative solidaristiche.