Centrodestra, intesa raggiunta sulla premiership: chi otterrà più voti deciderà il capo politico
E’ stata raggiunta l’intesa nel centrodestra tra la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, il capo della Lega Matteo Salvini e il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi: ogni partito correrà con il proprio capo politico e chi prenderà più voti indicherà il candidato presidente del Consiglio da sottoporre al Capo dello Stato in caso di vittoria delle elezioni. Ogni forza della coalizione andrà poi al voto con il proprio simbolo. E’ stata definita anche la spartizione dei collegi elettorali: a FdI 98 seggi, 70 alla Lega, 42 a Forza Italia, compreso l’Udc, e 11 a Noi con l’Italia più Coraggio Italia. E’ dunque salva la linea di Giorgia Meloni che incassa l’ok degli alleati dopo oltre tre ore di riunione a Montecitorio e questo spiana la strada al suo partito, vista anche la preferenza che sta ottenendo dai sondaggi.
In una nota congiunta si legge: “I leader del centrodestra hanno raggiunto pieno accordo e avviato il lavoro con l’obiettivo di vincere le prossime elezioni e costruire un governo stabile e coeso, con un programma condiviso e innovativo”. Il comunicato specifica inoltre che è stata è stato trovato l’accordo per correre insieme nei 221 collegi uninominali, selezionando i candidati più competitivi in base al consenso attribuito ai partiti. Si presenterà una lista unica nelle circoscrizioni estere e ha istituito il tavolo del programma che si insedierà nelle prossime ore. Per quanto riguarda le circoscrizioni Estere – continua la nota – il centrodestra presenterà una lista unica e ha istituito il tavolo del programma che si insedierà nelle prossime ore”.
Durante il summit Berlusconi ha contestato la proposta, sostenuta da FdI, di dividere i collegi uninominali tra i partiti di centrodestra in maniera proporzionale ai principali sondaggi degli ultimi giorni. “Ora i sondaggi mi danno al 10% ma con la campagna elettorale posso arrivare al 20%”, avrebbe dichiarato il leader di Forza Italia.
Soddisfazione e ottimismo per la Lega che vede nelle elezioni del 25 settembre l’occasione per tornare a Palazzo Chigi. “Decidono gli italiani: chi prende un voto in più, indica chi governerà l’Italia nei prossimi cinque anni”, ha rimarcato Salvini senza dimostrare alcun apparente timore per un’eventuale ascesa della Meloni. “La squadra è compatta” ha tenuto a ribadire.