Centrodestra: programma pronto. Letta: “Calenda? Ho sbagliato a fidarmi”
E’ terminata l’ultima riunione del tavolo convocato per scrivere il programma elettorale del centrodestra. Lo si legge in una nota diffusa da tutti i componenti del “tavolo programma”. Non sono previsti altri incontri e, prima della presentazione ufficiale, la bozza sarà consegnata ai leader dei partiti della coalizione per l’approvazione definitiva.
Nel dettaglio, al primo punto del programma resta la scelta di campo internazionale (l’Italia parte dell’Europa, della Nato e dell’Occidente). Segue la riforma del presidenzialismo e la lotta all’immigrazione irregolare, affidata ai decreti Sicurezza di salviniana memoria e a un generico blocco degli sbarchi. Non si cita quello navale, invocato da sempre da Giorgia Meloni.
Nero su bianco è pure il taglio del cuneo fiscale e la flat tax ma senza indicare la percentuale dell’aliquota, probabilmente per evitare scontri su promesse che pesano sui conti pubblici e quindi difficili da mantenere. In particolare, a chiedere la tassa piatta al 23% è Forza Italia, mentre la Lega insiste sul 15% chiedendo di estenderla ai lavoratori dipendenti.
Intanto il leader della Lega Matteo Salvini, in vista del voto del 25 settembre, dichiara: “Se prende un voto in più Giorgia Meloni, il premier lo fa Giorgia Meloni. Se prende un voto in più Matteo Salvini, lo fa Matteo Salvini.
Sul fronte del centrosinistra. Evitare le ammucchiate è garanzia di serietà e anche del rispetto degli impegni presi con i cittadini”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte in un’intervista Commentando lo strappo tra il Pd e Calenda, Conte aggiunge: “Letta ha commesso un grande errore politico a fidarsi di costruire un rapporto con Calenda, che è una personalità notoriamente umorale, che basa la sua iniziativa politica sul suo estro momentaneo”.
Il segretario del Pd, Enrico Letta, commentando lo strappo del leader di Azione: “Credo che Carlo Calenda abbia fatto una scelta profondamente sbagliata, cambiando idea dall’oggi al domani”. “Se ho sbagliato qualcosa? Forse mi sono fidato troppo, sì – ha aggiunto Letta -. Ma io sono fatto così. Non è la prima volta che mi capita, tra l’altro”.