Conferenza stampa di fine anno di Giorgia Meloni: “Presidenzialismo una priorità”. A febbraio sarà a Kiev
Giorgia Meloni ha tenuto oggi la sua prima conferenza stampa di fine anno rispondendo alle domande dei giornalisti presenti a Palazzo Chigi. Quarantacinque quesiti per quasi tre ore di intervento. Ha parlato di guerra in Ucraina, dell’allerta degli ultimi giorni per la pandemia da Covid-19, della Manovra approvata oggi dal Senato e del Pnrr. Ma anche della riforma sul presidenzialismo e dei suoi primi mesi a capo del governo.
“Non è esattamente” la conferenza stampa “di un governo che ha lavorato un anno, è più una conferenza stampa di inizio mandato”, sono state le prime parole della presidente del Consiglio. Sulla sua esperienza finora a Palazzo Chigi Meloni ha sottolineato che il suo “atteggiamento non è di sopravvivere” perché “vale la pena fare tutto quello che sto facendo se sei fiero di quello che hai fatto, se sei coerente con quello che sei”. Sul futuro: “Io prendo in considerazione l’ipotesi di non essere rieletta fra 5 anni, ma non prendo in considerazione l’ipotesi di non fare quello che io ritengo sia giusto fare per questa Nazione”. Simbolo della “volontà di lavorare bene” è l’essere riusciti ad approvare la Legge di Bilancio “un giorno prima rispetto a quelle degli ultimi anni”, ha detto Meloni parlando della necessità di investire sulla formazione e sull’occupazione e specificando: “Abbiamo spostato le risorse sul futuro: giovani, nuova occupazione, imprese”.”Intendo fare presidenzialismo – ha poi aggiunto la premier – velocizzare le istituzioni sarà la mia eredità”.
Riguardo alla nuova ondata di Covid in Cina, la premier ha spiegato che il Governo si è “mosso immediatamente” disponendo il tampone per tutti quelli che arrivano dal Paese asiatico”. Poi ha invitato l’Europa ad adottare misure comuni. Sul Pnrr Meloni si ritiene “contenta che il governo italiano sia riuscito a raggiungere tutti i 55 obiettivi previsti per inviare ora la lettera” all’Ue “e richiedere la tranche di 19 miliardi di euro. Sulle proteste in Iran ha chiosato: “Stop alle repressioni o l’atteggiamento dell’Italia cambierà”. E sulla guerra in Ucraina la promessa: “L’Italia è pronta a farsi garante di pace”, motivo per il quale lei stessa intende andare “a Kiev prima del 24 febbraio”.