Conte in Puglia incontra gli olivicoltori per i danni da Xylella. Poi interventi su Tap ed ex Ilva
Il Premier Giuseppe Conte sconfessa qualsiasi ipotesi di secondo mandato: “La mia esperienza di governo termina con questa” ha detto il presidente del Consiglio che oggi in Puglia, ha incontrato le delegazioni di olivicoltori che protestano per i danni provocati dalla Xylella.
“Ho assicurato agli olivicoltori che il dialogo con il governo continua, da molti anni questo problema si trascina. E posso dirlo, è uno scandalo perché si è ingigantito a tal punto, noi stiamo parlando non di una pianta ma dell’immagine storico-culturale di queste comunità. L’ulivo identifica tutta quest’area. Questa tragedia che si è diffusa andava estirpata, aggredita prima”.
“Adesso abbiamo un decreto legge e in sede di conversione ho assicurato loro che raccoglieremo tutte le loro istanze. Oggi ne hanno formalizzate alcune. Siamo disponibili a potenziare le misure già adottate, gli stanziamenti già adottati che sono 30 milioni diventeranno 150 milioni nel 2020, altri 150 milioni nel 2021. Chiederemo anche altre risorse all’Ue”. La questione, secondo Conte, sta nell’elaborare “un piano, un progetto, non solo con misure urgenti per facilitare l’eradicazione delle piante infette, dobbiamo anche lavorare con misure di sostegno per gli olivicoltori, per i braccianti, per tutto l’indotto coinvolto. Dobbiamo anche pensare a come rilanciare questi territori. Non solo da un punto di vista economico produttivo, ma anche di rilancio dell’immagine”.
Poi il premier ha affrontato anche i problemi di salute derivanti dall’ex Ilva: “il vicepresidente Di Maio ha fatto l’impossibile a gara già aggiudicata e io, come avvocato, mi sono privatamente e pubblicamente complimentato con lui perché non credo che sarei riuscito ad ottenere lo stesso: ha ottenuto la piena occupazione dei lavoratori e un piano più efficace per la difesa ambientale”. Per quanto riguarda la questione salute, “Certo il problema rimane”, ha dichiarato Conte.
Infine sulla vicenda del gasdotto Tap: “con la comunità di Melendugno ci ho messo la faccia, sono stato chiaro. Adesso sto lavorando, non perché penso che bisogna compensare quella comunità, perché chi ritiene di aver subito una ferita, quella ferita la manterrà sempre e non si accontenterà di una misura compensativa. Ma io come responsabile dell’autorità di governo, ho l’obbligo di pensare a misure per il rilancio di quella comunità. Queste misure stanno arrivando. Ho un pacchetto. Ho invitato il sindaco a confrontarsi, perché lui ha una grande responsabilità. E’ responsabile di una comunità locale. Gli ho detto di venire, ha declinato l’invito. Lo ritengo uno schiaffo non al presidente del Consiglio, ma alla comunità locale”.