Conte sigla intesa con Sanchez: “Finalizzare il pacchetto di risposte Ue entro luglio”
Il premier italiano Giuseppe Conte a Madrid con il presidente spagnolo Pedro Sanchez ha dichiarato che è in gioco il mercato unico e che senza una risposta forte e coordinata con L’Unione Europea lo distruggeremo: “L’Europa deve agire unita e dobbiamo finalizzare il pacchetto di risposte già entro la fine di questo mese. Serve una risposta europea, forte e di comune interesse” – ha ribadito Conte. In merito poi all’emergenza coronavirus Il presidente del Consiglio ha sottolineato: “La tragica esperienza del coronavirus ha unito ancora di più i nostri Paesi, ha rafforzato la nostra convinzione che bisogna lavorare in sintonia. Saremo uniti da quelle immagini del dolore – ha aggiunto – delle bare e dei familiari delle vittime. La sofferenza non deve impedirci di affrontare con coraggio la sfida che abbiamo davanti”.
D’accordo il premier spagnolo che ha spiegato: “Questa emergenza sanitaria si traduce in emergenza economica e sociale. La risposta deve essere nazionale, ma anche europea. Sugli strumenti come il Recovery Fund serve una risposta comune che venga dall’Europa. Non può esserci un altro momento per l’accordo oltre luglio”.
Sul Mes Sanchez ha detto: “Auspico che non dovremo usarlo, vorrà dire che la pandemia è calata, che l’abbiamo controllata: tutto dipende dall’andamento della pandemia, che al momento è piuttosto controllata”. Sul fondo salva-Stati, poi Conte ha spiegato: “Quando sarà valutato il negoziato europeo valuteremo ciò che conviene e non conviene all’Italia. A quel punto porteremo una proposta in Parlamento e nella proposta esamineremo i pro e i contro dei singoli strumenti. Questo credo sia l’approccio più utile”.
Durante la conferenza stampa il premier ha risposto poi a una domanda sull’incontro a Palazzo Chigi con le opposizioni, a cui il leader della Lega, Matteo Salvini, ha dichiarato di non voler andare. “C’è un po’ di difficoltà a fissare un incontro con le opposizioni – ha spiegato Conte -. Citando Nanni Moretti, ha detto: “Mi ricorda un po’ ‘Ecce bombo’: mi si nota di più se lo facciamo a Chigi o a Villa Pamphili, se lo facciamo istituzionale o meno istituzionale? Io ci sono, gli inviti sono partiti e spero ci sia un confronto“.