Coronavirus, invito di Mattarella all’unità di intenti. 7,5 miliardi per famiglie e imprese
A dieci giorni dall’inizio dell’emergenza legata al coronavirus il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parla alla Nazione. E lo fa tramite un videomessaggio di 3 minuti e mezzo in cui lancia un appello all’unità: “L’insidia di un virus nuovo provoca preoccupazione, questo è comprensibile e richiede a tutti senso di responsabilità ma dobbiamo assolutamente evitare stati di ansia” dice il capo dello Stato che riconosce come l’Italia stia “attraversando un momento particolarmente impegnativo. Lo sta affrontando doverosamente con piena trasparenza e completezza di informazione nei confronti della pubblica opinione”. ” Siamo un grande Paese moderno – aggiunge – abbiamo un eccellente sistema sanitario nazionale che sta operando con efficacia e con la generosa abnegazione del suo personale, a tutti i livelli professionali”.
Un messaggio breve quello di Mattarella, ma pieno di ottimismo nelle previsioni. “Possiamo e dobbiamo avere fiducia nell’Italia” e “supereremo la condizione di questi giorni” assicura il presidente della Repubblica raccomandando agli italiani di adottare i comportamenti adeguati per combattere il contagio, cioè le disposizioni emanate nelle ultime ore dall’esecutivo.
Proprio per fronteggiare l’emergenza coronavirus, il governo ha stanziato 7,5 miliardi a sostegno delle famiglie e delle imprese. Si tratta “di misure straordinarie e urgenti” come specificato dal presidente Mattarella nel videomessaggio. Tecnicamente 6,35 miliardi in termini di indebitamento, secondo il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che intanto scrive alla Ue prevedendo un deficit 2020 al 2,5% e invitando ad usare la flessibilità e varare stimoli.
Nel decreto sul coronavirus ci saranno inoltre anche “misure per sostenere una moratoria dei crediti alle imprese da parte del sistema bancario” e “risorse per il Servizio sanitario nazionale, la protezione civile e le forze dell’ordine, misure – ha detto Gualtieri – che ci consentiranno di sostenere i redditi e salvaguardare l’occupazione e potenziare gli ammortizzatori sociali” perché “nessuno deve perdere lavoro per coronavirus”.
Intanto l‘ultimo bollettino parla di 3.296 malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 590 persone, e 148 le vittime. I guariti sono 414. A Roma si registra il primo decesso per l’infezione. Si tratta di una paziente cardiopatica, risultata positiva al coronavirus deceduta all’ospedale San Giovanni. La donna – specificano i sanitari – sarebbe morta “con” il virus e non a causa dello stesso.