Crisi di governo, M5S nessun veto su Conte premier. Pd fermo sul no ma i renziani dicono sì
Sono iniziati i lavori, presso la sede nazionale del Pd, dei sei tavoli sul programma con i membri della segreteria e i capigruppo di Camera e Senato del Partito Democratico.
I “renziani” sostengono il segretario Zingaretti, sia che dica sì a Conte come futuro premier, sia che dica no. E’ quanto affermano fonti qualificate renziane, commentando quanto emerso dopo la nuova telefonata tra il leader pentastellato Luigi Di Maio e il segretario Dem Nicola Zingaretti.
Le stesse fonti sottolineano il compiacimento per aver dato l’assist che ha messo in difficoltà Salvini ed evitato così la corsa al voto. Nella telefonata con Luigi Di Maio, Nicola Zingaretti, aveva ribadito il no a un Conte bis e avrebbe espresso “malessere” per gli “ultimatum” da parte dei 5 stelle.
Fonti pentastellate riferiscono che nessun confronto è possibile davanti ai veti, come quello che continua ad arrivare sul premier Giuseppe Conte.
“Dire di no a Conte per trovare altri nomi figli di strategie politiche, significa indebolire il Paese. Non vorremmo che fosse una scusa per tornare al voto. In tal caso Zingaretti e i suoi devono essere chiari“.
Intanto Fratelli d’Italia scende in piazza contro i governi di “inciucio”. “Anche oggi siamo in diverse piazze italiane per permettere ai cittadini di firmare la nostra petizione per chiedere elezioni subito”. È quanto ha scritto su Facebook Giorgia Meloni.