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Secondo giorno di consultazioni per il Presidente della Camera Roberto Fico, impegnato a verificare che in Parlamento vi sia una maggioranza per il governo. Fico fa sapere di essere “a metà dell’opera” e di volersi prendere l’intera giornata di domani per un approfondimento dei punti sollevati dalle delegazioni dei partiti, ma dice anche di sentirsi “ottimista” sulla ricomposizione della ex maggioranza di governo.
I colloqui sono ripresi alle 10 con il gruppo parlamentare “Europeisti – MAIE – Centro Democratico” del Senato della Repubblica. “Speriamo si arrivi a una soluzione al più presto” ha detto Ricardo Merlo, esponente del gruppo Europeisti-Maie-Cd del Senato, spiegando che sono due le emergenze da affrontare subito: l’emergenza sanitaria e quella economica. Merlo ha poi assicurato che si sta già lavorando sul programma, sicuramente ci saranno altre occasioni di incontro e sarà il presidente Fico a informare sulle modalità.
Il sostegno a Conte arriva da M5s, Pd e Leu. Il capo politico dei grillini, Vito Crimi continua a ribadire: “Il premier non si discute, via i temi divisivi come il Mes”. Ma i malumori all’interno del Movimento non si placano: questa mattina infatti si apprende che dovrebbe esserci un incontro in videoconferenza con coloro che non vogliono assolutamente Renzi nella futura maggioranza. Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti intanto afferma: “Patto di fine legislatura con questa maggioranza, tutti siano leali”. L’ipotesi del voto è “una sciagura”. Ne è convinto Goffredo Bettini, esponente del Pd, secondo il quale “governi istituzionali di tutti e di nessuno sono impraticabili e dannosi. Siamo disponibili a ricomporre la maggioranza di governo messa in crisi da Italia Viva. E Giuseppe Conte deve guidarla. Occorre fare presto, perché ogni giorno che passa il dibattito pubblico si allontana sempre di più dalle preoccupazioni degli italiani”.
“Alla scelta di un governo istituzionale è preferibile una soluzione politica”. E’ quanto afferma il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, secondo il quale il voto è il solito spauracchio per terrorizzare qualche parlamentare preoccupato. “Qualche dirigente politico si finge di essere un raffinato stratega giocando la carta della paura sui senatori. Ma tutti sanno – aggiunge Renzi – che al voto non si andrà prima del 2023“.
Dal centrodestra: il leader della Lega, Matteo Salvini avverte: “Il mandato a Fico è solo tempo perso”. Silvio Berlusconi afferma: “L’Italia “ha bisogno di un governo di alto profilo, con tutte le forze migliori del Paese e accantonando i conflitti e gli interessi di parte”. La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni incalza: “Il mandato esplorativo a Roberto Fico è una scelta politica da parte del Capo dello Stato, che ha un ampio ventaglio di possibilità, incluso lo scioglimento delle Camere. Questo Parlamento non ha i numeri per una soluzione efficace, e se si farà un governo sarà perfino più debole di quelli passati, indipendentemente da chi esplori. Il voto la soluzione più responsabile”.