Da Cernobbio la Casellati sui migranti: “l’Italia è stata lasciata colpevolmente sola”
“L’Europa, così attenta al rispetto dei parametri di bilancio – ha aggiunto – sull’applicazione dell’accordo per i ricollocamenti piuttosto che sulla necessità di una solidarietà concreta tra gli Stati partner, è stata quanto meno assente ingiustificata”.
Poi il focus è stato spostato sul versante delle riforme. Secondo la Casellati per far ripartire l’Italia c’è bisogno di una riforma fiscale, dell’ ammodernamento delle infrastrutture, di un sistema giudiziario efficiente , di sburocratizzazione e anche del riassetto delle autonomie locali. Il “lavoro come emergenza nazionale”. “Abbiamo il compito – ha aggiunto la presidente – di pensare e realizzare politiche di medio e lungo periodo, nella prospettiva di attutire le ciclicità sempre più stringenti dei mercati e favorire le espansioni”.
“Il problema della lentezza della giustizia, in particolare quella civile, impatta sulla competitività del Paese. “Il Paese – ha concluso Casellati – ha bisogno di recuperare risorse. Restituire competitività alla produzione si può e si deve fare, con una riforma della fiscalità da accompagnare con uno snellimento dell’apparato statale, recuperando credibilità”.