Ddl Zan oggi in Aula al Senato: maggioranza divisa. Renzi: “Farò appello al buonsenso”
Dopo 8 mesi di rinvii e audizioni il disegno di legge contro l’omotransfobia, che porta il nome del deputato dem Alessandro Zan, approda al Senato con un destino tutt’altro che scontato: il rischio di un blitz del centrodestra per mandarlo di nuovo in commissione è dietro l’angolo. La maggioranza continua infatti ad essere divisa: Leu, M5s e gran parte del Pd vogliono l’approvazione definitiva senza modifiche. Forza Italia e Lega puntano invece a prendere ancora del tempo per cambiare il ddl, confidando in un’intesa con Matteo Renzi che però rigetta l’idea dicendosi “contrario al ritorno in Commissione”.
“In Senato farò appello al buonsenso” dice il leader di Iv ad ‘Agorà Estate’. E precisa: “Abbiamo la possibilità di fare una legge che dia maggiore tutela alle persone omosessuali e transessuali, siamo a un passo dal portare a casa il risultato”. Ma per Renzi “ci sono due avversari: da un lato la destra che fa ostruzionismo e dall’altro una parte della sinistra che vive di ideologismo”. Quindi l’appello alla Lega “di non fare passi indietro” e “ad una certa sinistra di non rincorrere le bandierine”.
Occhi puntati, tra l’altro, sui franchi tiratori, che approfittando del voto a scrutinio segreto potrebbero non seguire le indicazioni di partito: se ne contano sei o sette nel Pd e altrettanti tra le file dei pentastellati.
La discussione del ddl dovrebbe iniziare in Aula alle 16.30, ma potrebbe anche non prendere il via. Intanto associazioni e collettivi legati al mondo lgbt anticipano che oggi faranno sentire ancora di più la propria voce, in contemporanea all’Aula, per chiedere la “legge Zan senza compromessi”.