Decreto Dignità, Di Maio e Tria smentiscono contrasti. Scontro con Boeri. Salvini: “si dimetta”
Scontro senza precedenti tra il governo e il presidente dell’Inps Tito Boeri. L’esecutivo prova a correre ai ripari rispetto al pasticcio del decreto dignità, con l’accusa di complotto lanciata da Luigi Di Maio. Il vicepremier e il ministro dell’Economia Giovanni Tria rispondono alle accuse con un comunicato congiunto, che accende però il dibattito con l’Inps e con il suo presidente.
Nella nota congiunta si afferma che nessuna accusa è stata mai formulata né contro il Mef né contro la Ragioneria ma si garantisce che sarà trovata la ‘manina’ che sta cercando di sabotare la legge-simbolo del M5s. E si scarica tutta la responsabilità sull’Inps. Nel comunicato si precisa poi che “in merito alla relazione tecnica che accompagna il Dl Dignità, il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ritiene che le stime di fonte Inps sugli effetti delle disposizioni relative ai contratti di lavoro contenute nel decreto siano prive di basi scientifiche e in quanto tali discutibili”.
Non si fa attendere la reazione del presidente Tito Boeri che parla di negazionismo economico: “È un attacco senza precedenti alla credibilità di due istituzioni nevralgiche per la tenuta dei conti pubblici nel nostro paese” dice Boeri.
Il ministro dell’interno Matteo Salvini non si lascia sfuggire l’occasione per sferrare l’ennesimo attacco contro Boeri. Intervenendo da Mosca, prima ancora delle parole di Boeri, afferma: “Il presidente dell’Inps continua a dire che la legge Fornero non si tocca, che gli immigrati ci servono perché ci pagano le pensioni, che questo decreto crea disoccupazione. In un mondo normale se non sei d’accordo con niente delle linee politiche, economiche e culturali di un governo e tu rappresenti politicamente un altro modo di vedere il futuro, ti dimetti”.
Contro Boeri anche l’altro vicepremier e ministro Luigi Di Maio: “Non possiamo rimuovere Boeri ora, ma quando scadrà terremo conto che è un presidente dell’Inps non in linea con le idee del governo”, afferma Di Maio.