Delega fiscale, ok definitivo della Camera. Meloni: “Provvedimento storico”
La delega fiscale è legge. Il testo, dopo l’ok del Senato, ha ricevuto il via libera della Camera con 184 voti favorevoli e 85 contrari. Il provvedimento è stato approvato in via definitiva, in terza lettura, dall’assemblea di Montecitorio. Hanno votato a favore tutti i gruppi di maggioranza, contrarie le opposizioni (Pd, M5S, Avs e +Europa) tranne Azione-Iv. Il testo del disegno di legge fissa i principi generali intorno a cui si muoverà la riforma fiscale. Ma ora il governo ha due anni di tempo per realizzare, attraverso i decreti delegati, la riforma vera e propria.
Le indicazioni più importanti arrivano sull’Irpef. Nella delega si ipotizza una transizione verso l’aliquota unica. Ma alla flat tax si arriverà in più passaggi. L’idea iniziale è quella di ridurre a tre le attuali quattro aliquote. Il governo punta ad addolcire la curva dell’Irpef già a partire dal 2024. Prevista una detassazione delle tredicesime, oltre che degli straordinari e dei premi di produttività.
Quanto al capitolo Iva l’idea è quella di una revisione complessiva e di alleggerimento su alcuni beni primari. La delega prevede anche un superamento graduale dell’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive. Si allarga, inoltre, il perimetro dell’adempimento collaborativo, oggi riservato solo alle grandi imprese: la soglia di accesso sarà abbassata.
Le imprese potranno beneficiare del taglio dell’Ires, l’imposta sui redditi delle società. L’aliquota, oggi al 24%, potrebbe essere ridotta al 15%, ma a condizione che le imprese impieghino una parte o tutto il reddito in investimenti e nuove assunzioni entro i due periodi d’imposta successivi a quello nel quale è stato prodotto il reddito.
Meloni: “molto soddisfatta dell’approvazione della delega fiscale”. La presidente del Consiglio parla di “un provvedimento storico che rivoluzionerà il rapporto tra Fisco, cittadini e imprese”. Una “riforma strutturale e organica” che per la premier “incarna una chiara visione di sviluppo e crescita e che l’Italia aspettava da 50 anni”. “Meno tasse su famiglie e imprese, un fisco più giusto e più equo, più soldi in busta paga e tasse più basse per chi assume e investe, procedimenti più semplici e veloci. Sono alcuni dei principi” spiega Meloni che aggiunge: “E’ un impegno preso con i cittadini che oggi abbiamo onorato”.