Di Maio sul Def: “il più grande piano di investimenti della storia italiana”
Redditto di cittadinanza e flat tax sono le misure promesse da Lega e M5s e attuarle potrebbe far lievitare il conto della prossima manovra a circa 40 miliardi di euro. Ma, cifre alla mano, solo 2,5 milioni di italiani riceverebbero lʼassegno di 780 euro. Sul fronte partite Iva, invece, i risparmi vengono stimati tra i 5mila e i 18mila euro.
Appena il Def sarà pubblicato si vedrà che contiene “il più grande piano di investimenti della storia italiana” ha detto il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, che sul reddito di cittadinanza precisa: “Non darò un solo euro ad una persona che se ne vuole stare sul divano senza far nulla”
Qualcuno pensa che “adesso si voglia utilizzare la scusa della manovra per uscire dall’Europa o per uscire dall’Euro: tutte sciocchezze”, aggiunge Di Maio che, conferma il sostegno a Giovanni Tria: “deve restare al ministero dell’Economia, dove però ho trovato trabocchetti di funzionari che, invece di fare il loro dovere, fanno gli interessi dei vecchi partiti che li hanno messi lì”. L’obiettivo del governo è “portare avanti questa Manovra del popolo nell’interlocuzione piena con mercati e Unione europea”.
“I tecnici devono essere al servizio del popolo ovviamente nei limiti della Costituzione ma se i tecnici non vogliono fare il loro dovere vorrà dire che cambieremo la legge Bassanini perché ci dobbiamo riprendere il potere democratico da quello dei tecnici”. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio chiudendo il Global Forum sulla democrazia diretta a Roma parlando del “problema degli appartati che remano contro il governo, tecnocrati che vanno contro l’indirizzo politico non del governo ma dei cittadini”.
“Ora – spiega il ministro – nasce il team “Mani di forbice” per tagliare tutto il possibile: d’altra parte stiamo prendendo a prestito un po’ di soldi per finanziare due programmi elettorali che soddisfano due elettorati. Il 2,4 di deficit si impone perché abbiamo trovato tanti risparmi da fare ma che andranno a regime l’anno prossimo. Come fanno tante famiglie italiane abbiamo chiesto un prestito che restituiremo” quando le risorse derivanti dai tagli saranno disponibili in cassa.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto oggi nel dibattito sulla manovra con un monito che lascia pochi dubbi. La Carta fondamentale “rappresenta la base e la garanzia della nostra libertà, della nostra democrazia” e all’articolo 97 “dispone che occorre assicurare l’equilibrio di bilancio e la sostenibilità del debito pubblico. Avere conti pubblici solidi e in ordine è una condizione indispensabile di sicurezza sociale, soprattutto per i giovani e per il loro futuro”. “Questo – dice il capo dello Stato in occasione dell’incontro con i partecipanti all’iniziativa ‘Viaggio in bicicletta intorno ai 70 anni della Costituzione Italiana’ – per tutelare i risparmi dei nostri concittadini, le risorse per le famiglie e per le imprese, per difendere le pensioni, per rendere possibili interventi sociali concreti ed efficaci.
E a commentare la manovra è intervenuto oggi nel giorno del suo 82esimo compleanno anche Silvio Berlusconi: “Rivolgerò un appello a questo governo affinché cambi le sue decisioni perché sono cose che fanno male all’Italia e a tutti gli italiani”. “Avete visto cosa è successo in Borsa e sui titoli di Stato? Andiamo tutti verso un impoverimento che non è logico e soprattutto ci allontaniamo anche dall’Europa. E questo non può portare che male”, ha aggiunto Berlusconi.