Di Maio sull’Ilva: “Gara illegittima. E’ un delitto perfetto”
La gara per l’Ilva “è illegittima, ma non si può annullare. Per questo è un delitto perfetto” messo in atto con “eccesso di potere”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio, replicando alle parole dell’ex ministro Carlo Calenda che aveva provocatoriamente detto di annullare la gara.
“Sono qui a spiegarvi che su Ilva è stato commesso un delitto perfetto”, ha esordito Di Maio, illustrando il parere negativo dell’Avvocatura di Stato sulla gara per l’aggiudicazione dell’acciaieria di Taranto. C’è “pochissimo di regolare in questa gara”. “Mittal è sempre stata in buona fede”.
“Il delitto perfetto lo ha fatto lo Stato creando una procedura piena di vizi e illegittimità”, ha aggiunto il vicepremier. “La follia è che non basta l’illegittimità dell’atto per la revoca”, ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico. “Bisogna dimostrare i requisiti supposti per l’annullamento: ovvero dimostrare che non si è fatto fino in fondo l’interesse dei cittadini”.
E’ nostro dovere accertare le illegittimità, voglio accertare quali siano le responsabilità, se ci sia stata incompetenza o altro”, ha proseguito Di Maio. Anche L’Avvocatura ha “sottolineato che ci sono forti criticità poiché c’è stato un eccesso di potere, non essendo stato tutelato il bene comune e il pubblico interesse a causa della negata possibilità di effettuare rilanci per migliorare l’offerta”.
Il ministro ha quindi aperto la porta ad un possibile annullamento della gara in caso si presenti qualche altro offerente. “Se oggi, dopo 2 anni e 8 mesi, esistessero aziende che volessero partecipare alla gara noi potremmo revocare questa procedura per motivi di opportunità”, ha detto Di Maio.”Oggi – ha proseguito il ministro – non abbiamo aziende che vogliono partecipare, ma se esistesse anche solo una azienda ci sarebbe motivo per revocare la gara”.
Grave anche l’esclusione al tavolo dei sindacati, sottolinea Di Maio che assicura: il governo entro il 15 settembre sarà “al tavolo con le parti sociali e Mittal”. “Un accordo che porta lavoro a Taranto rappresenta l’interesse pubblico attuale e concreto da tutelare che eviterebbe la revoca della gara”. Dunque “Non ci saranno proroghe all’amministrazione straordinaria dell’Ilva che scade il 15 settembre”, ha ribadito Di Maio.