Dl sicurezza bis: è scontro Conte-Salvini. Rinviato anche il decreto sulla famiglia
Consiglio dei ministri a muso duro tra il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Interno Matteo Salvini, almeno a sentire le voci di corridoio. Il pomo della discordia è il decreto sicurezza bis fortemente sponsorizzato dal leader leghista, ma dopo un Cdm di circa tre ore, alla fine sia il dl sicurezza, sia quello sulla famiglia vengono rinviati, in un clima di costante tensione. Ma la Lega non digerisce la fumata nera e chiede l’approvazione del testo – con modifiche – in un nuovo Cdm da tenere già in settimana.
Il ministro dell’Interno infatti non molla e durante la riunione affronta il presidente del Consiglio Conte e lo incalza: “Fammi capire quali sono queste criticità. La temperatura si alza e la riunione viene sospesa con Salvini che punta al Cdm a oltranza. “Resto qui tutta la notte se serve”, avverte il vicepremier leghista. Salvini, Di Maio e Conte si riuniscono quindi nella stanza del presidente del Consiglio. Obiettivo, verificare – come ha chiesto il leghista – le criticità del decreto rilevate dal premier.
A riunione finita, da Palazzo Chigi tentano di ridimensionare la portata dello scontro e assicurano che il “clima è sempre stato sereno” e fonti del Movimento 5 Stelle hanno fatto sapere: “Prendiamo atto delle criticità sollevate sul decreto sicurezza e siamo pronti a risolverle al più presto, lavorando serenamente con la Lega. Questo fa un governo responsabile”.
Nonostante la fumata nera ai due decreti, in compenso è arrivato il sì a una serie di nomine: al vertice delle Fiamme gialle il generale di corpo d’armata Giuseppe Zafarana. Alla Ragioneria dello Stato come segretario generale Biagio Mazzotta, molto vicino a Daniele Franco, da oggi nel direttorio di Bankitalia. E poi è arrivata l’investitura definitiva per Pasquale Tridico al vertice dell’Inps. Mentre è stata approvata, salvo intese, la riforma della magistratura onoraria.