Dossier vip e politici, la Lega attacca: “Pagheranno i danni”. Cantone e Melillo attesi in audizione
Prosegue senza frenate l’inchiesta sul dossieraggio a politici e vip condotta dalla procura di Perugia. Ma intanto crescono le reazioni del mondo politico, a cominciare dalla Lega che chiede i “danni a tutti”. Il partito “è pronto a denunciare e a chiedere risarcimento a tutti livelli” viene spiegato in una nota, mentre Matteo Salvini, parlando da Genova, annuncia che “Come Lega andremo fino in fondo e faremo chiarezza per sapere chi ha dato ordine di spiare centinaia di persone illegalmente”.
Reazioni indignate e prese di posizione anche da parte di Fratelli d’Italia che reclama piena luce su quanto sta emergendo. “Qualcuno ha cercato illegalmente dei dati che dovrebbero servire ad eventuali indagini per alimentare la macchina del fango e ricatti. E’ preoccupante che qualcuno a sinistra minimizzi o addirittura giustifichi questi metodi da regimi totalitari”, ha detto Lucio Malan di Fdi. La parte “politicamente rilevante della vicenda” degli accessi abusivi alla banca dati della Direzione nazionale antimafia “è quella dei mandanti”, afferma Tommaso Foti, uno dei politici “spiati” e capogruppo di FdI alla Camera. “Gran parte delle persone scrutate appartengono al centrodestra – rileva – e l’attività è stata serrata prima delle elezioni e prima della costituzione del governo”.
Sulla vicenda interviene anche il leader di Azione, Carlo Calenda: “Forse mi devo deprimere perché sono l’unico che non c’è dentro, hanno spiato tutti. ma, a parte le battute, è gravissimo” ha detto. Intanto la Procura di Perugia cerca i destinatari ancora non individuati delle informazioni ottenute e il caso finisce sul banco delle commissioni parlamentari d’inchiesta e del Consiglio superiore della magistratura. Gli stessi procuratori di Perugia Raffaele Cantone e dell’Antimafia Giovanni Melillo hanno chiesto di essere sentiti dal Comitato di presidenza del Csm, dal presidente della Commissione antimafia e da quello del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. L’audizione dovrebbe svolgersi il 6 e 7 marzo.