Draghi alla Camera: “Italia determinata a sostenere l’Ucraina”
Il premier Mario Draghi oggi in comunicazione alla Camera dei deputati ha affrontato il tema del conflitto russo- ucraino. “Di fronte agli orrori della guerra, l’Italia sta lavorando con determinazione per la cessazione delle ostilità, ma lo sforzo diplomatico potrà avere successo solo quando lo vorrà realmente Mosca”.
“La guerra in Ucraina ha messo in evidenza l’importanza di rafforzare la politica di sicurezza e difesa dell’Ue”, ha sottolineato Draghi aggiungendo: “Il Consiglio Ue è chiamato ad approvare la Bussola Strategica che prevede l’istituzione di una forza di schieramento rapido fino a 5mila soldati e 200 esperti in missioni di politica di difesa e sicurezza comune. A queste iniziative si aggiungono investimenti nell’intelligence e nella cybersicurezza; lo sviluppo di una strategia spaziale europea per la sicurezza e la difesa e il rafforzamento del ruolo europeo quale attore della sicurezza marittima. Nel percorso verso una difesa comune, è essenziale sviluppare capacità adeguate, per essere un fornitore di sicurezza credibile. Ciò può avvenire soltanto se rafforziamo la nostra industria della difesa e la rendiamo più competitiva dal punto di vista tecnologico e soprattutto meglio integrata a livello europeo. Abbiamo tutti da guadagnare da un miglior coordinamento anche nell’ambito della difesa”.
Secondo il premier è inoltre fondamentale che l’Unione Europea sia compatta nel mantenere il dialogo con Pechino affinché la Cina si astenga da un supporto a Mosca e sostenga lo sforzo di pace. Non bisogna alimentare lo scontro tra Occidente e Russia avallando uno scontro di civiltà: “Ci sono cittadini russi che protestano contro la guerra e a loro va la mia solidarietà”, ha aggiunto il presidente del Consiglio ricordando il triste bilancio delle vittime dall’inizio del conflitto: “Dal 24 febbraio secondo l’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani sono state registrate 2.510 vittime civili – con 953 persone uccise, tra cui 78 bambini, e oltre 1.500 feriti. Sono purtroppo numeri provvisori, che sottostimano fortemente i morti e i feriti, e che continuano a crescere”.