Elezioni: scintille Letta – Meloni. Accordo di massima per il terzo polo
Il segretario dem Enrico Letta attacca la leader di FdI Giorgia Meloni e dice: “Sta cercando di cambiare immagine, di incipriarsi, ma mi sembra una posizione molto delicata, se i punti di riferimento sono Orban e Vox”. Poi promette: “Se vinciamo porteremo la retribuzione degli insegnanti alla media Ue”. Non si fa attendere la risposta di Meloni: “Al netto della misoginia che questa frase tradisce, non ho bisogno di ‘incipriarmi’ per essere credibile”.
L’affondo di Letta si inserisce nella campagna elettorale ormai indirizzata dal “O noi o Meloni”. “Non accettiamo lezioni da chi si erge a paladino dell’atlantismo ma poi stringe patti con la sinistra radicale nostalgica dell’Urss – gli ha risposto Meloni -. Noi non abbiamo bisogno della cipria, mentre voi non riuscireste a coprire le vostre contraddizioni neanche con lo stucco”. Poi, l’affondo: “Al netto della misoginia che questa frase tradisce e dell’idea secondo la quale una donna dovrebbe essere attenta solo a trucchi e borsette, il vostro problema è che non ho bisogno di ‘incipriarmi’ per essere credibile”.
Intanto dopo lo strappo con Azione, il Pd e +Europa hanno messo sul piatto la carta Carlo Cottarelli. E’ una candidatura dalla doppia funzione: rafforzare la squadra e indebolire gli avversari. Perché, come ha sottolineato Enrico Letta, “Cottarelli sarà una delle principali punte di diamante della campagna elettorale”. Ma anche perché è stato strappato a Carlo Calenda: l’economista ha lavorato al programma di Azione ed era considerato uno dei suoi papabili esponenti.
Cottarelli, annunciando la sua candidatura, ha spiegato: “E’ stato per me naturale accettare l’offerta. Ci unisce una visione progressista e non conservatrice. L’avversario principale è chi porta avanti la visione conservatrice”. Cottarelli sarà capolista con il Pd (Democratici e progressisti) nel proporzionale e sarà presente in un collegio uninominale al nord. Fra Cottarelli e le posizioni di due alleati del Pd, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, “non c’è contraddizione – ha detto Letta – anzi, proprio la candidatura di Cottarelli dimostra che ci sono tanti punti comuni e la capacità di andare oltre le singole frontiere dei singoli partiti”.
Intanto Carlo Calenda annuncia un accordo di massima con Matteo Renzi per il Terzo polo. oggi è previsto un incontro tra i due per definire l’alleanza. “Non abbiamo ancora concluso. Bisogna capire qual è la prospettiva. Visto il teatrino deludente delle ultime settimane, se dobbiamo fare un accordo bisogna farlo in modo serio e diverso dagli altri”, ha spiegato Renzi, annunciando un nuovo incontro con Calenda.
Anche il leader di Azione si mostra prudente. “Se si farà il matrimonio tra me e Renzi? Io sono molto prudente visto che mi è saltato un matrimonio pochi giorni fa. A parte le battute, io spero di sì”, scandisce Calenda. “Apparteniamo allo stesso gruppo europeo, abbiamo programmi molto comuni, l’obiettivo comune di cercare di tenere Draghi” a Palazzo Chigi.