Elezioni, vertice tra Pd e Sinistra Italiana. I dem: “Le alleanze non cambiano”
Secondo quanto approvato dall’assemblea di Sinistra Italiana con il 61% di voti favorevoli e il 5% di astensioni: “L’Assemblea Nazionale di Sinistra Italiana da mandato al Segretario Nazionale e alla Segreteria di verificare la possibilità di stringere un accordo con il Partito Democratico sui collegi uninominali, tale da contrastare con la massima efficacia possibile la forza elettorale della coalizione di destra; di lavorare perché tale accordo sia esteso anche al M5S, e porti alla candidatura di importanti personalità del mondo del lavoro, della cultura, dell’associazionismo e dei movimenti democratici, progressisti ed ecologisti”.
L’Assemblea Nazionale di Sinistra Italiana dà, dunque, mandato al Segretario nazionale e alla segreteria di “confermare l’alleanza con Europa Verde-Verdi e di concludere con la massima celerità i passaggi necessari a trasformarla in una lista elettorale comune; di garantire in questo contesto alla lista e al nostro Partito totale autonomia in termini di programma, lista e prospettiva politica”. E’ un passaggio votato dall’assemblea Nazionale di Sinistra Italiana, che ha approvato la proposta del segretario Nicola Fratoianni.
Intanto continua il botta e risposta tra il Partito democratico e Italia viva in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. La polemica di oggi è iniziata con un’intervista di Matteo Renzi al Corriere della Sera, in cui ha attribuito a Enrico Letta “piccole vendette personali” nel veto posto a Iv, e ha affermato che il segretario del Pd “sta regalando Palazzo Chigi alla Meloni”.
La replica di Italia Viva non si è fatta attendere. “Oggi il Pd attacca violentemente Matteo Renzi. Noi facciamo politica e non viviamo di rancori personali: pensiamo che la strategia di Letta sia un regalo alla Meloni. Ma ne parleremo il 26 settembre. Per adesso buona campagna elettorale. Anche a chi ha gli Occhi Di Tigre”, ha scritto su Twitter Iv, postando il video di una tigre che cerca di catturare un volatile, ma senza riuscirci. Occhi di tigre è uno slogan usato da Letta per definire lo spirito con cui i candidati Pd devono affrontare le elezioni.