Fisco, la riforma del catasto passa per un soffio: spaccata la maggioranza
Il governo Draghi traballa sull’ennesimo incidente parlamentare ma alla fine si salva per un soffio. A far spaccare la maggioranza, questa volta, la riforma del catasto. Dopo innumerevoli rinvii e due giorni di infruttuosa trattativa la revisione dei criteri per la mappatura catastale tiene in scacco la commissione Finanze alla Camera per tutta la giornata di giovedì. Alla fine, la votazione sull’emendamento di centrodestra che chiede di cancellarla finisce 22 a 23, e non passa. Ma il pericolo scampato non fa esultare nessuno a Palazzo Chigi che guarda con preoccupazione alla saldatura del centrodestra su un tema di ostilità all’esecutivo.
Il no a nuove tasse è punto fermo per Fi: il leader Silvio Berlusconi ha avuto un colloquio telefonico con il premier Mario Draghi nel quale ha ribadito che la casa, in Italia, non può essere considerata bene di lusso.
Polemico con il centrodestra il segretario del Pd Enrico Letta che su Twitter si dice “senza parole” per il tentativo della coalizione “di far cadere il governo #Draghi sul riordino del #catasto. Non vi è riuscito per un soffio. Abbiamo tenuto. Sembra una fake news, in uno dei giorni più drammatici della nostra storia recente. Purtroppo è una notizia vera”.
Non si è fatta attendere la replica della Lega. “I partiti irresponsabili sono quelli che vogliono tassare le case degli italiani per fare cassa, non la Lega che sta cercando in tutti i modi una mediazione per scongiurare l’ennesima batosta per milioni di persone”, dice Massimo Bitonci, capogruppo del Carroccio nella commissione Bilancio della Camera. Un “esterrefatto” Matteo Salvini – riferisce la Lega – ha chiesto un appuntamento al presidente del Consiglio, Mario Draghi.