Gentiloni sui migranti: “Sconfiggere lo schiavismo, presto soldati italiani in Niger”
“Con 1400 militari siamo la seconda forza in Iraq. Ora che Mosul è stata liberata, ci sono le condizioni perchè il nostro contributo in Iraq diventi un contributo al consolidamento di quel Paese”. “Noi tuteliamo il nostro interesse nazionale e lo facciamo sempre in amicizia con gli altri paesi, mai in contrapposizione. Il compito dei nostri militari non è mai stato quello di trovarsi un nemico. Noi vogliamo costruire dialogo, amicizia e pace nel Mediterraneo e nel mondo”.Il nostro Paese, ha aggiunto il presidente del consiglio, lavora “per sconfiggere lo schiavismo dei tempi moderni”, e ha raggiunto “risultati straordinari: abbiamo inferto ai trafficanti di esseri umani colpi che forse neanche immaginavamo”. Secondo Gentiloni, il nostro Paese “ha la capacità di tenere insieme accoglienza e lotta ai trafficanti, e siamo fieri del riconoscimento di essere stato il Paese più pronto e capace di salvare vite umane”.
“L’Italia – ha poi sottolineato ancora il premier – non è solo in prima linea nello sconfiggere i trafficanti, ma lavora per i diritti umani, aprendo addirittura per la prima volta, come è accaduto due giorni fa un corridoio umanitario diretto per i rifugiati dai campi in Libia all’Europa e in Italia”. Il motivo, ha spiegato il premier, è che “noi tuteliamo i nostri interessi nazionali e lo facciamo sempre in amicizia con gli altri Paesi”, senza considerare “l’interesse nazionale come qualcosa che si contrappone ad altri Paesi”.
Il presidente del Consiglio ha quindi parlato del terrorismo internazionale, spiegando che in questi anni “è andato consolidandosi in questi anni nel Sahel, in Africa, ed è questo uno dei motivi per i quali una parte delle forze che sono state dispiegate in Iraq – questa è la proposta che il governo farà in Parlamento – saranno dispiegate nei prossimi mesi in Niger, con una missione che avrà il ruolo di consolidare quel Paese, contrastare il traffico degli esseri umani e contrastare il terrorismo”.
Dunque si fa sempre più netta la posizione del governo italiano sulla questione migranti e le parole del premier Gentiloni non fanno altro che segnare le distanze dalle posizioni austriache espresse dal neo cancelliere Sebastian Kurz che ha commentato diversamente la questione migranti: ” Costringere i Paesi ad accogliere i rifugiati non aiuterà l’Europa”. “Se continuiamo così divideremo l’Unione europea e gli Stati membri decideranno ognuno per conto proprio quante persone accogliere”, ha aggiunto Kurz.