Green Pass obbligatorio nei luoghi di lavoro, al via il 15 ottobre. Tamponi a prezzi calmierati

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Green Pass obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro. Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità il decreto legge che sarà in vigore fino al 31 dicembre, ovvero fino alla scadenza dello stato d’emergenza. “Un modo per far ripartire l’Italia” ha detto il Presidente del Consiglio Draghi, mentre il Ministro della Salute Speranza ha commentato: “Lo facciamo per due ragioni: rendere i luoghi di lavoro più sicuri e rendere più forte la campagna di vaccinazione”. Uno degli obiettivi, infatti, è cercare di convincere i circa 3 milioni di non vaccinati a farsi inoculare almeno la prima dose.

Il via dal 15 ottobre. Come ha ricordato il ministro del lavoro Brunetta “la partenza ad ottobre conferisce 4 settimane di tempo per prepararsi. Questa strategia ci pone all’avanguardia nel mondo”; inoltre la decisione sul Green Pass è “universalistica, perché va a toccare tutto il mondo del lavoro per un totale di 23 milioni di persone”. Chi dovesse esserne sprovvisto non incapperà nel licenziamento, ma in una multa che può va dai 600 ai 1.500 euro per il lavoratore, e fino a 1.000 euro per il datore di lavoro. Inoltre, ci sarà la sospensione dallo stipendio fin dal primo giorno in cui il lavoratore sarà sprovvisto del certificato verde.

Sciolto anche il nodo di chi non può o non vuole vaccinarsi. Parti politiche avevano invocato tamponi gratis, si è trovato un compromesso: saranno gratis per chi non può vaccinarsi, al costo di 8 euro per i minori e di 15 euro per tutti gli altri. Inoltre la validità del tampone molecolare è estesa a 72 ore, mentre rimane a 48 ore quella dell’antigenico.

L’obbligo del Green Pass nei luoghi di lavoro prende in considerazione sia il settore pubblico che quello privato.