Sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata i comuni di Aprilia, Badolato, Casabona e Caserta


Il Consiglio dei ministri, ha sciolto diversi comuni per infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. Tra questi: Aprilia nel Lazio, Badolato e Casabona in Calabria e Caserta in Campania. A portare alla decisione è stata la relazione della Commissione d’Accesso inviata la scorsa estate dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Carlo Marino: “Un atto politico abnorme”. Il sindaco di Caserta non ci sta e definisce la decisione “un atto di natura politica nonché un atto amministrativo abnorme. Faremo immediatamente una richiesta di accesso agli atti e, successivamente, impugneremo la decisione dinanzi al Tar del Lazio. È un atto contro la città e i cittadini casertani tutti”. Marino, esponente Pd ed eletto con una coalizione di centrosinistra, è anche l’attuale presidente dell’Anci Campania.
Il dossier del prefetto di Caserta. Fu l’allora prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, a condensare e a denunciare in un dossier i problemi giudiziari che avevano coinvolto nel giugno 2024 importanti esponenti della giunta Marino e dirigenti di peso del Comune. Le accuse principali riguardavano l’affidamento di appalti comunali in cambio di favori, soldi e voti, a diversi imprenditori, alcuni dei quali ritenuti vicini al clan camorristico Belforte di Marcianise. L’indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere guidata da Pierpaolo Bruni portò a una serie di arresti al Comune di Caserta, tra dirigenti di vertice del Comune, dipendenti e l’assessore ai lavori pubblici (arresti poi annullati dal Riesame). A seguiri di quella indagine arrivò la Commissione d’Accesso, nonostante il sindaco Carlo Marino cercò di correre ai ripari azzerando la giunta. Lo stesso Marino è già sotto processo presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere con altri ex dirigenti e dipendenti comunali per un’altra vicenda del 2021 di appalti di rifiuti truccati
La decisione del Cdm. Sul sito del Governo si legge: “Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, in considerazione degli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ha deliberato:
“L’affidamento ad una commissione straordinaria, per la durata di diciotto mesi, della gestione del Comune di Casabona (Crotone), già sciolto ai sensi dell’articolo 141, comma 1, lettera b), dello stesso decreto, a seguito delle dimissioni della maggioranza dei consiglieri”;
“L’affidamento ad una commissione straordinaria, per la durata di diciotto mesi, della gestione del Comune di Badolato (Catanzaro), già sciolto ai sensi dell’articolo 141, comma 1, lettera b) dello stesso decreto, a seguito della riduzione dell’organo assembleare a meno della metà dei componenti in conseguenza delle dimissioni dei consiglieri”;
“L’affidamento ad una commissione straordinaria, per la durata di diciotto mesi, della gestione del Comune di Aprilia (Latina), già sciolto ai sensi dell’articolo 141, comma 1, lettera b), dello stesso decreto, a seguito delle dimissioni della maggioranza dei consiglieri”;
“Lo scioglimento del Consiglio comunale di Caserta e l’affidamento della gestione del Comune, per diciotto mesi, ad una Commissione straordinaria”.
Negli altri Comuni. Ad Aprilia l’ex sindaco Lanfranco Principi, esponente di centrodestra, affronterà il giudizio immediato il 10 giugno prossimo davanti al tribunale di Latina, insieme ad altri 18 imputati, arrestati nell’ambito della maxi inchiesta dei carabinieri sulle infiltrazioni mafiose nel Comune.
Il Sindaco di Casabona era invece Francesco Seminario, di area Pd, fu arrestato e poi scarcerato per scambio politico-mafioso nell’ottobre del 2024.
A Badolato Giuseppe Nicola Parretta, è stato arrestato anche lui nel gennaio scorso per vicende di ‘ndrangheta insieme al vicesindaco e al presidente del Consiglio comunale. Le due amministrazioni erano rette da commissari.