Il dl Rave è legge, ok definitivo della Camera con “ghigliottina”: proteste del Pd
Il decreto Rave è legge. Il provvedimento, dopo giorni di tira e molla tra maggioranza e opposizione, è stato approvato dalla Camera con 183 sì, 116 voti contrari e un astenuto.
Sul decreto è scattata la cosiddetta ‘ghigliottina’. In una conferenza dei capigruppo lampo convocata nel primo pomeriggio, il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha annunciato il ricorso all’espediente regolamentare in base a cui la presidenza della Camera può decidere di porre in votazione un decreto legge nell’imminenza della scadenza anche se non se ne è ancora esaurito l’esame ordinario: è la seconda volta ad accadere nella storia repubblicana. La prima ‘tagliola’ la mise Laura Boldrini il 29 gennaio 2014 sul decreto legge Imu-Bankitalia.
Il disco verde dell’emiciclo è arrivato tra le proteste in Aula delle opposizioni. Gli esponenti del Pd hanno mostrato dai propri banchi copie della Costituzione, “per sottolineare l’incostituzionalità di questo provvedimento”.Nella sua dichiarazione di voto, la presidente dei deputati dem Debora Serracchiani ha detto: “Questo governo non ce la può fare perché non può essere da una parte euroatlantista ed europeista e dall’altro litigare con la Francia sui migranti. Non può essere quello che dice di usare la mascherina e poi reintegra i medici No vax. Non può fare due parti in commedia. Questo governo non ce la fa perché è inadeguato, inadatto e non sta rispondendo alle esigenze e ai bisogni del Paese”.
Con le polemiche e l’approvazione del decreto si conclude una maratona ostruzionistica iniziata martedì, quando il governo ha incassato la fiducia sul provvedimento, che ha ricevuto in serata la firma del presidente Sergio Mattarella per la conversione in legge. Ora si attende la pubblicazione in extremis in Gazzetta Ufficiale.