Il M5S non vota il dl Aiuti. A rischio la tenuta del Governo

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La maggioranza di Governo non è mai stata in crisi come adesso. Dopo la riunione del Consiglio nazionale, il M5s ha confermato che non voterà la fiducia al decreto Aiuti al Senato. “Non possiamo che agire con coerenza e linearità”, ha spiegato il presidente dei pentastellati Giuseppe Conte davanti alla stampa. “Siamo gli unici a incalzare il governo sulle emergenze” ha poi aggiunto inviando un messaggio – neanche tanto velato – alle altre forze politiche. Forze politiche che, per bocca dei propri leader, stanno rispondendo alle accuse pentastellate. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ammette che in questo modo si rischia “di regalare il Paese al centrodestra”. Un’affermazione puramente partitica. Ma che fotografa perfettamente lo scenario attuale.

Quindi lo scenario: cosa accadrà al Governo? È presto per dirlo. Ma il premier Mario Draghi sa che qualcosa sta per accadere. Una sfiducia totale della maggioranza? Possibile. Arrivati a questo punto tutto può succedere. Anche che si torni alle elezioni, come vorrebbe il leader della Lega Matteo Salvini che, intanto, ha sentito il collega di Forza Italia Silvio Berlusconi. Tra loro c’è piena sintonia. Un po’ meno tra gli altri, a quanto pare. Per il segretario del Partito Democratico Enrico Letta sarà necessario chiedere “una verifica per capire se la maggioranza c’è”.

La maggioranza c’è? È quello che chiederà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Draghi. E se la maggioranza non c’è. allora cadrà il governo. Forse non oggi. Ma è lo scenario più probabile nel breve futuro. Draghi salirà al Colle pieno di pensieri. Perché non bastavano tutte le problematiche internazionali, dalla guerra in Ucraina all’emergenza gas. O quelle di casa nostra come le difficoltà dovute alla siccità. Adesso l’Italia deve fare i conti anche coi “capricci” politici. Una situazione non nuova. Ma ancora una volta da affrontare.