Il ‘Mattarella bis’ salva il Paese, ma mette in crisi i partiti. Meloni: “il centrodestra non esiste più”
Ancora polemiche dopo la rielezione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La leader di FdI, Giorgia Meloni, afferma che rifonderà lei il centrodestra, mentre è botta e risposta tra Di Maio e Conte: “Alcune leadership – ha detto il ministro degli Esteri subito dopo la rielezione di Mattarella – hanno fallito, hanno alimentato tensioni e divisioni: dobbiamo lavorarci”. “Se Di Maio parla di fallimento, se di Maio ha delle posizioni – sottolinea Conte – le chiarirà perché lui era in cabina di regia, soprattutto ci chiarirà i suoi comportamenti, non a Conte ma agli iscritti”.
A stretto giro la replica di Luigi Di Maio a Conte: “Decisioni in cabina di regia? Non si è mai parlato di fare annunci roboanti su presunti accordi raggiunti con Pd e Lega, oggi smentiti anche dal segretario dem Letta”. Il ministro degli Esteri conclude: “Non si provi a scaricare le responsabilità su altri. È chiaro che ci sono diversi aspetti che vanno chiariti”.
Giorgia Meloni: “il centrodestra non esiste più”. La leader di Fdi si impegna a lavorare proprio su questo “sono stati barattati sette anni di presidenza della Repubblica con 7 mesi di legislatura, 7 mesi di stipendi assicurati. Questo Parlamento non è più rappresentativo, noi, come Fratelli d’Italia, chiediamo che gli italiani possano sceglierne un altro”. La decisione di rieleggere Sergio Mattarella, ha aggiunto la Meloni, è il segnale che “con questo Parlamento non si può più decidere nulla di buono. Nell’ultimo vertice di Centrodestra erano tutti contro il Mattarella bis. Poi, scopro che si erano messi tutti d’accordo su Mattarella, su proposta di Salvini. Non volevo crederci e invece alla fine ho dovuto”.
“Presidente eletto dal popolo”. Questa dunque la proposta della leader di FdI. “Lo avrebbero fatto in un giorno gli italiani. Non servivano sei giorni di manfrine. Per la proposta di legge per l’elezione diretta del capo dello Stato, io comincio a raccogliere le firme anche online. Voglio sfidare il palazzo su questo tema”, tuona la Meloni.
Matteo Salvini: “è giunto il momento di federarci”. Per il leader leghista, “solo un nuovo contenitore politico delle forze di centrodestra, a cominciare da quelle che appoggiano il governo Draghi, può agire in modo incisivo. Il nostro modello può essere quello del Partito Repubblicano americano”, ovvero una “federazione di centrodestra delle forze che appoggiano il governo Draghi”. “Ci troviamo a un bivio: vivacchiare può significare morire, decidersi per un cambiamento e federarsi è un rischio, ma anche un’opportunità – si legge ancora nell’intervento scritto da Salvini per ‘Il Giornale’.
Antonio Tajani: “sosteniamo il governo di responsabilità nazionale”. Per il vicepresidente e coordinatore di Forza Italia “La Lega è una forza autonoma, il centrodestra non è un monolite. Meloni ha un’opinione, noi un’altra. Ma senza l’anima popolare il centrodestra non sarà un’alleanza di governo: serve un rapporto forte con l’Europa e con gli Usa per proteggere gli interessi degli italiani”. “Al Parlamento Europeo Giorgia Meloni ha votato la nostra candidata, Metsola, voluta in modo particolare da Forza Italia, non credo ci siano problemi ad allearsi con il Ppe”.