In Senato il Pd ripresenta il ddl Zan contro l’omotrasfobia
Il Pd ripresenta in Senato il ddl Zan contro l’omotransfobia e la senatrice Dem Monica Cirinnà ha detto: “In questo Paese manca ancora una legge contro i crimini d’odio, non ce lo siamo dimenticati. Ripartiamo con l’iter del testo perché – ha aggiunto – riteniamo che i diritti siano un tema fondativo del Pd”.
Il segretario Enrico Letta ha spiegato: “non mettiamo ultimatum, non ci muoviamo in una logica di sfida, ma di offerta a questo Senato. E’ una grande occasione per recuperare il rapporto con una parte del Paese” che, secondo il segretario Dem, appoggia questo disegno di legge.
Sul tema è intervenuto anche il deputato del Pd Alessandro Zan che ha dichiarato: “Cercheremo di raccogliere idee, suggerimenti e proposte attraverso le Agorà per portare a casa una legge necessaria senza rinunciare alla tutela di tutte le persone vittime dei crimini d’odio. Questa è una legge che protegge tutte le vittime dei crimini d’odio”. Lo stesso ha affermato di voler cancellare, “il vergognoso applauso del 27 ottobre scorso in Senato”, quando il ddl è stato affossato. “Finché c’è legislatura c’è speranza, – ha proseguito – una legge contro i crimini d’odio esiste in tutta Europa, tranne in Italia, Ungheria e Polonia. E l’Italia non può diventare l’Ungheria di Orban. Per questa ragione e per un posizionamento dell’Italia tra i Paesi avanzati anche in ambito europeo, serve approvare il prima possibile una buona legge contro i crimini d’odio”.
Di diverso avviso è il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che ha bacchettato il Pd per la scelta di ripresentare lo stesso ddl. “Ripresentano lo stesso testo della legge Zan? Queste sono le priorità del Pd – ha attaccato -. Ma se errare è umano, perseverare, come si sa, è diabolico. Punire più severamente le discriminazioni è doveroso. Introdurre nuove discriminazioni e reati di opinione è una scelta sbagliata, che si confermerà perdente”.
Si aggiunge al coro di “no” al ddl Zan anche il senatore della Lega, Simone Pillon. “Noi abbiamo presentato questa mattina in commissione Giustizia il testo unificato, ddl Pillon, sull’affido condiviso. Ci sono papà che non vedono i figli da mesi, se non da anni. Queste – ha affermato il parlamentare – sono priorità o emergenze. Non ci sono ferite da sanare, ci sono ideologie da imporre vedi l’identità di genere, che porta un uomo a vincere tutte le gare femminili o i bambini nelle scuole da indottrinare con la teoria gender”.