Ius Scholae, Tajani: “Sì dopo 10 anni di studi”. FdI frena: “Non è nel programma”
Oggi il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, è intervenuto sulla proposta di legge dello Ius Scholae. Dopo le aperture di Tajani e Piantedosi e il muro di Salvini, Foti ha spiegato: “Nel programma di governo non c’è questo argomento e non c’è neanche nei singoli programmi dei partiti. Per il deputato FdI, dunque, è legittimo discutere di questioni esterne al programma ma c’è il fondato dubbio che questo sia un argomento speculare dell’opposizione per creare confusione nella maggioranza”.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al Meeting di Rimini, sullo Ius scholae conferma la volontà di andare avanti su questo un percorso che modificherebbe le regole per la concessione della cittadinanza italiana ai giovani figli di immigrati. “Un punto non contenuto nei programmi del governo per il quale – assicura Tajani – non esiste nessuna spaccatura, perché attaccare gli alleati è un errore. Ognuno però ha diritto di esprimere le proprie idee”.
“Essere italiano, essere europeo, ed essere patriota non è legato a sette generazioni, ma a quello che sei tu – ha aggiunto Tajani – non sono né un pericoloso sovversivo né un estremista di sinistra, ma dico che bisogna guardare alla realtà per quella che è. Io insisto sulla formazione, sull’identità, sulla cultura, perché se tu accetti di essere europeo nella sostanza, sei italiano ed europeo non perché hai la pelle bianca, gialla, rossa o verde, ma perché dentro di te hai quelle convinzioni, perché vivi quei valori”.
Sul tema dell’autonomia poi Tajani afferma che tutti i cittadini italiani hanno diritto ai livelli essenziali di prestazioni. Poi chiede alla Bce di avere coraggio e di tagliare subito i tassi.