La premier Giorgia Meloni al Forum di Cernobbio: dall’Ucraina a Sangiuliano, ecco cosa ha detto
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è l’ospite del giorno al Forum Teha (the European House Ambrosetti) di Cernobbio. A Villa d’Este la premier ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ieri ha partecipato alla prima giornata di lavori. L’incontro, iniziato attorno alle 9.20, è durato circa 40 minuti. Ai giornalisti che le chiedevano come fosse andato l’incontro, la premier ha risposto: “Bene”. Stessa risposta dal presidente ucraino che, intercettato dai cronisti, ha risposto: “Very good”. Una nota di Palazzo Chigi spiega che “i due leader hanno discusso degli ultimi sviluppi della situazione sul terreno e delle più immediate necessità dell’Ucraina in vista dell’inverno e a fronte dei continui attacchi russi contro la popolazione civile e contro le infrastrutture critiche”. Il presidente del Consiglio ha ribadito la centralità del sostegno all’Ucraina nell’agenda della Presidenza italiana del G7 e il continuo impegno a favore della legittima difesa dell’Ucraina e di una pace giusta e duratura.
La premier ha poi preso parte al panel moderato dal direttore del ‘Corriere della sera’, Luciano Fontana sulla presidenza del G7 e sul ruolo dell’Italia nello scenario globale.
Le prime parole di Meloni sulla vicenda Sangiuliano. “Voglio approfittare di questa occasione per ringraziare Gennaro Sangiuliano per il lavoro che ha fatto in questi due anni. Come sempre le cose che si costruiscono fanno molto meno rumore e notizia ma è stato importante il lavoro che ha fatto”, come “aver significativamente incrementato visitatori e introiti delle tante realtà culturali che ha l’Italia. È stata una scelta intelligente interrompere la vergogna italiana di musei e siti archeologici chiusi durante i giorni di festa e avviare grandi progetti che erano fermi da decenni”. Poi ha aggiunto che “se qualcuno pensa che situazioni come quella di Sangiuliano possono indebolire il governo si sbaglia. Morto il re, vive il re. Dimesso un ministro, buon lavoro al nuovo ministro”.
Da Cernobbio la premier ha parlato anche del Pnrr: “Le tesi sostenute qua due anni fa prima di diventare premier sono quelle su cui lavoriamo. Molte cose sono cambiate. Allora sostenevo che l’Europa doveva sostenere le catene di approvvigionamento, che la transizioni energetica andava fatta senza approccio ideologico e che bisogna rivedere il Pnrr. E sul Pnrr abbiamo fatto una cosa utile e non abbiamo perso i soldi. Quindi non bisogna mai abbandonare le proprie tesi quando si è convinti”.
Sull’Ucraina la posizione dell’Italia è chiara: “Se saltano le regole di diritto internazionale avremo una moltiplicazione delle crisi e il caos”, dice la premier. “L’ho detto anche ai miei omologhi di Cina. L’unica cosa che non si può fare è abbandonare l’Ucraina al suo destino. E questa è la scelta che sta attuando l’Italia e che non cambierà”. “Penso che non si deve mollare e non si deve mollare l’Ucraina al suo destino perché questo porterà caos e non pace. L’invasione dell’Ucraina nasce con l’idea di una guerra lampo. Oggi, a due anni di distanza, ci rendiamo conto che quell’obiettivo è lontano anni luce. Non è una vittoria imminente della Russia, è uno stallo”.
Sulle future elezioni americane, Meloni dice: “Bisogna stare tranquilli sui rapporti tra l’Italia e gli Stati Uniti. E allo stesso modo tra l’Europa e gli Stati Uniti.
Dopo il suo intervento a Cernobbio, la premier volerà a Parigi, dove si recherà a Casa Italia per incontrare gli atleti azzurri impegnati alle Paralimpiadi.