La Vigilanza Rai boccia la nomina di Foa alla presidenza
Fumata nera a Viale Mazzini: la Vigilanza Rai ha bocciato la nomina di Marcello Foa a presidente della tv pubblica. Sono stati 22 i pareri favorevoli – e una scheda bianca – quando per il via libera serviva una maggioranza dei due terzi, cioè 27 voti su 40 componenti della commissione. Pd, Leu e Fi, pur presenti, non hanno partecipato al voto eccezion fatta per il forzista Alberto Baracchini che è presidente della commissione e ha votato, presumibilmente scheda bianca. Assente invece un parlamentare del Movimento 5 Stelle.
A questo punto la nomina di Foa, dopo l’ok a maggioranza di ieri nel cda Rai, non è efficace: la legge prevede infatti il parere vincolante della Vigilanza, a maggioranza di due terzi (quindi 27 voti su 40), per la ratifica definitiva. Il giornalista potrà comunque guidare provvisoriamente il cda in quanto consigliere anziano.
Non si sono fatte attendere le reazioni delle opposizioni. “Il metodo era sbagliato, il candidato è sato bocciato e, dunque, va cambiato” sottolinea Maurizio Gasparri (FI), al termine del voto della commissione Vigilanza Rai. Mentre il segretario del Partito Democratico Maurizio Martina commenta: “Vogliono una Rai asservita ai comandi di Salvini e della Casaleggio. Il Parlamento ha detto no. La commissione di Vigilanza ha fermato questo scempio orchestrato per avere un presidente funzionale ai voleri dei nazionalpopulisti”. “Il Cda dovrà prendere atto e nominare un altro presidente”. Così Federico Fornaro di Leu.
Dispiaciuta, invece, la maggioranza. “Si è ricostruito il partito del Nazareno” commenta Francesco D’Uva, capogruppo del M5S alla Camera dei Deputati. Poi aggiunge: “Forza Italia e Pd si sono schierati contro Marcello Foa: dal Pd te lo aspetti, ma da Forza Italia? E’ un colpo basso alla Lega”. E proprio i capigruppo della Lega alla Camera e al Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, affidano la loro posizione ad una nota congiunta: “Siamo dispiaciuti dell’asse Pd – Fi che cerca di fermare il cambiamento, sia del paese che della Rai. Dal Pd non ci aspettiamo nulla, con Forza Italia invece siamo pronti a confrontarci perché sicuri che anche la Rai abbia bisogno di aria nuova”.