Legge elettorale: oggi manifestazioni e primi voti di fiducia
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Dopo la fiducia posta ieri in Consiglio dei Ministri sul Rosatellum bis, sostenuta soprattutto da PD e Ap, oggi sono in programma le votazioni su due dei tre articoli della legge elettorale, mentre domani sono in calendario il voto sulla terza fiducia e quello finale, a scrutinio segreto. Non si esclude una appendice venerdì. Poi la legge passerà al Senato dove non dovrebbe avere problemi, visto che non sono ammessi voti segreti.
Una decisione che ha scatenato ieri in aula M5S e Movimento democratico e progressista, che gridano all’atto eversivo e che hanno indetto per la giornata di oggi manifestazioni, rispettivamente davanti a Montecitorio e in Piazza del Pantheon. Fi e Lega Nord non voteranno le 3 fiducie sugli articoli ma diranno sì al voto finale sulla legge, che sarà appunto segreto.
“Se lasciate che vengano di nuovo cambiate le regole elettorali per far sì che la melma del paese torni in alto, ancora una volta saranno i vostri figli a farne le spese”: così Beppe Grillo, in un lungo post sul suo blog, chiama i cittadini alla responsabilità alla lotta contro il Rosatellum. Il candidato premier M5S Luigi Di Maio dichiara l’emergenza democratica e gli fa eco Alessandro Di Battista, che parla di democrazia a rischio e ammonisce “Il Parlamento viene composto dai rappresentanti del popolo. Con questa legge sarà composto da rappresentanti dei partiti”.
In campo progressista invece Giuliano Pisapia definisce la fiducia ‘un grave strappo istituzionale’, mentre Pier Luigi Bersani denuncia: ‘E’ una vergogna’.
Dal fronte leghista secondo Matteo Salvini se non passa questa Legge elettorale si andrà a votare con il vecchio proporzionale e a fare da padrone saranno l’anarchia e il caos più totale. “Abbiamo posto più volte a Renzi la questione del ‘vincolo di mandato’: se durante la partita decidi di cambiare squadra, o mandato, ti dimetti, ce ne sono alcuni che cambiano la squadra come i calzini alla mattina” ha dichiarato il leader del Carroccio.