Manovra bollinata, il testo ora in Senato. Le novità: pensioni, Iva, sanità, asili nido, cedolare secca, bonus, Erasmus
Dopo il vertice di maggioranza di ieri, la legge di Bilancio è approdata in Parlamento e ora il testo è al Senato.
In una nota Palazzo Chigi, al termine del confronto tra i leader di maggioranza e il ministro e il viceministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti e Maurizio Leo, esprime grande soddisfazione: “Dall’incontro è emersa la grande compattezza e determinazione delle forze di maggioranza che ha consentito di varare una manovra finanziaria improntata alla serietà e alla solidità dei conti pubblici, che nonostante il contesto difficile riesce a ridurre la pressione fiscale sul ceto medio-basso, a sostenere le famiglie e i lavoratori”. Il governo si è impegnato ad ascoltare attentamente le richieste e promette di trovare spazio in altri provvedimenti ma l’opposizione definisce questo atteggiamento “bullismo istituzionale”.
Le pensioni: torna a quota 103 la possibilità di pensione anticipata con 62 anni di età e 41 di contributi ma l’assegno sarà calcolato secondo le regole del sistema contributivo, secondo le norme in tema di pensioni contenute nel testo definitivo. Si allungano anche i tempi per le finestre di uscita: 7 mesi per i lavoratori privati e 9 mesi per i dipendenti pubblici. In ogni caso, si legge, l’assegno mensile riconosciuto non potrà essere maggiore di quattro volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente.
Cedolare secca e affitti brevi: arriva il Codice identificativo nazionale (Cin) per gli affitti brevi ed è stato confermato l’aumento al 26% dell’aliquota dalla seconda alla quarta casa messa in affitto fino a 30 giorni, mentre per la prima rimane al 21%.
Prodotti per l’infanzia: stop all’Iva al 5%. La manovra riporta infatti al 10% l’imposta sui pannolini, latte in polvere e assorbenti. I seggiolini per auto tornano al 22%.
Il taglio del cuneo fiscale per il 2024 è la misura più costosa della manovra, 10 mld circa: conferma la riduzione dei previdenziali per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 35 mila euro (escluso il lavoro domestico) tranne che per la tredicesima del prossimo anno. Per quanto riguarda l’Irpef si pagherà il 23% fino a 28 mila euro di reddito annuo lordo, il 35% per i redditi tra 28 e 50 mila euro, il 43% oltre i 50 mila euro. La riforma si accompagna con una revisione delle detrazioni fiscali, che neutralizza il calo dell’Irpef per i redditi sopra i 50 mila euro lordi.
Nel 2024 ai lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e ai lavoratori del comparto del turismo, ivi inclusi gli stabilimenti termali, è riconosciuto un trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario effettuate nei giorni festivi.
La sanità: il fondo per il rinnovo dei contratti pubblici viene incrementato con 3 miliardi nel 2024 e altri 5 miliardi nel 2025. Inoltre, il Fondo sanitario nazionale viene incrementato di 3 miliardi per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi a decorrere dal 2026.
I pignoramenti: stop al pignoramento lampo previsto dalla prime bozze. L’agente della riscossione può avvalersi, prima di avviare l’azione di recupero coattivo, di modalità telematiche di cooperazione applicativa e di strumenti informatici per acquisire tutte le informazioni necessarie al predetto fine, da chiunque detenute.
Stop ai contributi per le mamme lavoratrici con almeno 2 figli. Decontribuzioni al 100% fino a un tetto massimo di 3 mila euro annui, senza limiti di reddito, per tutte le mamme lavoratrici con almeno due figli, escluse le colf. Lo sgravio dura fino ai 10 anni del bimbo più piccolo per le madri con due figli e fino ai 18 anni del figlio più piccolo con tre figli o più.
Sale il bonus asilo nido per i bebè nati il prossimo anno con fratelli under 10. Ai nati da gennaio 2024 per i nuclei familiari con Isee fino a 40 mila euro con almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni, l’incremento del buono asili nido è elevato a 2.100 euro. A questo scopo l’autorizzazione di spesa è incrementata di 240 milioni per l’anno 2024, 254 milioni per l’anno 2025, 300 milioni per l’anno 2026, 302 milioni per l’anno 2027, 304 milioni per l’anno 2028 e 306 milioni annui a decorrere dall’anno 2029.
Borse di studio per circa 10mila studenti per partecipare al progetto dell’Erasmus in Italia: i circa 3 milioni nel 2024 e i 7 milioni nel 2025 serviranno a erogare borse di studio da circa 1000 euro. Tremila studenti il prossimo anno e 7mila in quello successivo potranno quindi ottenere un aiuto per la mobilità tra università italiane. Il contributo, si conferma nel testo finale della manovra, sarà esentasse.