Manovra, la Camera approva il Piano di bilancio. Giorgetti: “C’è il fardello del debito”

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

L’Aula della Camera ha approvato con 183 voti a favore, 118 contrari e 2 astenuti la risoluzione di maggioranza sul Piano strutturale di bilancio (Psb), il documento che – di fatto – delinea la strategia economica del governo pronto per attraversare l’Europa, destinazione Bruxelles. La decisione ha precluso le altre cinque risoluzioni proposte dalle opposizioni, su cui l’esecutivo aveva espresso parere contrario. Tra le misure chiave contenute nel documento, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato l’importanza di rendere strutturali gli effetti del taglio al cuneo fiscale e dell’accorpamento delle aliquote Irpef, insieme al sostegno per le famiglie e il finanziamento della spesa sanitaria.

Chiaro e deciso l’intervento di Giorgetti, che ha posto l’accento sulla correlazione tra demografia e crescita economica, evidenziando che la diminuzione della popolazione rappresenta un ostacolo per lo sviluppo del Paese. “Affrontiamo ogni manovra con il fardello del debito,” ha sottolineato, evidenziando la necessità di prudenza e cautela nelle scelte economiche. Il ministro ha inoltre ribadito che la riduzione dello spread sul debito pubblico italiano di 100 punti base è stato un risultato significativo ottenuto dal governo, grazie alla credibilità costruita a livello internazionale.

L’opposizione però non ha risparmiato critiche. Il senatore del Pd, Francesco Boccia, ha chiesto maggiore chiarezza sui sacrifici futuri, contestando le previsioni di crescita economica del governo. Carlo Calenda, leader di Azione, ha accusato il governo di ipocrisia, sottolineando il cambio di atteggiamento della maggioranza rispetto al rapporto con l’Europa. Matteo Renzi, invece, ha parlato di “promesse non realizzate” e ha sollevato la questione delle riforme necessarie per far fronte alle sfide future del Paese.