Manovra. Ok della Camera con 330 sì. Ora passa ala Senato
La Camera ha approvato la fiducia al governo sul maxiemendamento alla Manovra con 330 sì, 219 no e un astenuto. Il via libera finale al testo è atteso per oggi, entro le 16. In realtà al momento è passata la fiducia per blindare il provvedimento ma ora la Camera dovrà approvare il testo della manovra vero e proprio.
Molte le novità apportate nell’iter del provvedimento a Montecitorio, ma i punti nevralgici della legge come reddito e pensioni sono rinviate alla seconda lettura in Senato che prenderà il via lunedì. Il testo infatti verrà profondamente modificato prima dell’ultimo passaggio parlamentare e dovrà contenere i correttivi chiesti dalla Ue all’esecutivo gialloverde.
Tra le varie misure presenti i cambiamenti sui congedi per le neo mamme e i neo papà. Le lavoratrici potranno infatti restare in servizio fino alla data del parto e godere dopo dei cinque mesi di maternità, con l’assenso del medico, mentre i giorni di congedo di paternità aumentano da 4 a 5. Sale inoltre da mille a 1.500 euro l’anno il bonus per l’iscrizione in asili nido pubblici o privati. Si stanzia un milione di euro per il 2019 per incentivare l’acquisto di seggiolini con dispositivi anti-abbandono.
Il taglio dell’Imu sui capannoni sale dal 20% al 40%. La proposta di modifica, benedetta dal leader del Carroccio Matteo Salvini, prevede l’introduzione dell’art. 4bis. La misura costerà 290,3 milioni nel 2020 e circa 166,9 dal 2021. Le risorse proverranno dal Fondo per l’attuazione del programma di Governo, previsto nell’art.55 della legge di Bilancio.
Spunta il catasto frutticolo nazionale. L’obiettivo è migliorare la “competitività e lo sviluppo del settore ortofrutticolo nazionale” e “ridurre i rischi di volatilità’ dei prezzi”. I criteri per la realizzazione del catasto saranno fissati con un successivo decreto regolamentare del ministero dell’Agricoltura. Piu’ soldi (un milione l’anno) anche per l’apicoltura.
Con un emendamento pentastellato, vengono triplicati per il 2019 i fondi già previsti per ridurre le liste d’attesa e raddoppiato quelli per i successivi due anni. In totale, sono stanziati 150 milioni nel 2019, 100 nel 2020 e 100 nel 2021. Queste risorse serviranno a digitalizzare e, di conseguenza, a rendere trasparenti le liste d’attesa.
Presente inoltre il bonus malus per le nuove auto acquistate che ha suscitato discussioni nella maggioranza. Previsto al momento il contributo per l’acquisto di autovetture meno inquinanti. Dal 1° gennaio 2019 e per i successivi tre anni chi acquisterà e immatricolerà in Italia un’autovettura nuova elettrica, ibrida o alimentata a metano, si vedrà riconosciuto un contributo economico fino a 6mila euro, calcolato sulla base della CO2 emessa per chilometro. Chi, invece, ne comprerà una nuova alimentata con carburanti più inquinanti, dovrà pagare un’imposta che, anche in questo caso, sarà legata alle emissioni di CO2 del veicolo. Al momento però è ancora in forse il suo passaggio in quanto la Lega si è già detta a nuove tasse sulle auto mentre il ministro dello Sviluppo Economico Di Maio ha indetto un tavolo tra produttori e consumatori.