Manovra: salta la norma sul Pos. Novità sul reddito di cittadinanza
Il ministro Giorgetti ha delineato il maxiemendamento con cui si ritocca la Manovra, con “misure di carattere sociale significative”. I rilievi dell’Ue, che aveva parlato di possibili contrasti rispetto agli obiettivi del PNRR, ha portato l’esecutivo ad eliminare la soglia di 60 euro per l’utilizzo del Pos. Tra l’altro proprio su questo punto la norma contiene un “refuso”. Nel testo bollinato, infatti, si prevede la soppressione dell’intero articolo 69, che contiene però anche l’innalzamento del tetto al contante a 5mila euro. Proprio Giorgetti, rispondendo alle opposizioni che notavano come leggendo il testo salterebbe anche il tetto al contante, ha ammesso l’errore: “Mi assumo la responsabilità di un errore della Ragioneria”, ha spiegato il ministro.
Altra novità riguarda il reddito di cittadinanza: “Sul Reddito di cittadinanza le mensilità sono state ridotte da 8 a 7 – ha annunciato il ministro – Ci sono delle misure di carattere sociale che riteniamo importanti e significative” spiega poi il titolare dell’Economia, precisando che “passa da 20 a 25mila il tetto del reddito per il taglio del cuneo, di un ulteriore punto percentuale. C’è poi l’innalzamento a 600 euro delle pensioni minime per tutti quelli che hanno 75 anni”.
Tra le ulteriori misure Giorgetti ha sottolineato: “Abbiamo previsto la revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023 e 2024, è stata elevata la percentuale della fascia di pensioni da 4 a 5 volte la minima e ridotte conseguentemente quelle a salire per quanto riguarda i redditi”. Inoltre “Abbiamo previsto l’aumento all’80% dell’indennità del congedo parentale ricondotta ai genitori in via alternativa. È stata introdotta anche la misura per escludere borse di studio destinate a studenti universitari con disabilità dal computo reddituale, estendendo i beneficiari”.