Manovra, schema a Bruxelles con deficit al 2,04: si attende il verdetto della Commissione
Dopo giorni di frizioni i due alleati di governo pare abbiano trovato una quadra anche sui punti più “caldi” della manovra. A Roma, dopo il vertice notturno tra il premier Conte, il ministro Tria e i vicepremier Salvini e Di Maio, sono state trovate le coperture per arrivare al 2,04% del rapporto deficit-pil. Il governo italiano ha quindi inviato a Bruxelles “uno schema” con il nuovo quadro macroeconomico e le misure della manovra. Lo rendono noto fonti del Mef, spiegando che ora si attende la valutazione della Commissione e che in mattinata ci sono stati contatti telefonici tra il ministro dell’economia, Giovanni Tria, e il commissario Ue Pierre Moscovici e il vicepresidente Valdis Dombrovskis. L’obiettivo è quello di finalizzare quanto prima l’accordo.
Il portavoce della Commissione europea, Margaritis Schinas, fa intanto sapere che “Il dialogo continua fra la Commissione Ue e l’Italia sul bilancio 2019. I commissari Dombrovskis e Moscovici sono in contatto con il ministro Tria. La Commissione deciderà i prossimi passi sulla base dei risultati di questo dialogo”.
Dopo il vertice a Palazzo Chigi, il vicepremier Salvini ha detto che è stato trovato accordo su tutto mentre Di Maio ha precisato che reddito di cittadinanza e quota 100 sono rimaste invariate. Nella notte le due anime della maggioranza hanno raggiunto un’intesa su uno dei temi di scontro dei giorni scorsi: la tassa sulle auto. Dopo l’incontro è scattato l’ok per l’ecobonus fino a 6mila euro per le vetture non inquinanti e l’ecotassa solo per quelle extralusso.
La manovra doveva tornare oggi in commissione Bilancio del Senato, ma la ripresa dell’esame degli emendamenti è stata spostata alle 9.30 di domani mattina. Si va verso la richiesta di far slittare di qualche giorno l‘approdo del testo in Aula a Palazzo Madama. Da domani pomeriggio si passerà a giovedì o venerdì.