Manovra, verso quota 103 e ipotesi “Amazon Tax” sul tavolo del Governo Meloni
Durante il vertice avvenuto ieri a Palazzo Chigi tra la premier Giorgia Meloni e gli esponenti della maggioranza si sarebbe discusso della prossima manovra economica che potrebbe introdurre una tassa sulle consegne a domicilio, “Amazon Tax”, per favorire il commercio di prossimità. Si ipotizza inoltre che su 30 miliardi, circa 21 dovranno andare alla lotta al caro bollette. Sul fronte pensioni, il governo sarebbe orientato verso “quota 103”. Ci sarebbe anche la proroga dell’Ape sociale e di Opzione donna.
L’esecutivo Meloni starebbe anche valutando la riduzione o azzeramento per un anno dell’Iva su pane, pasta e latte e Iva ridotta al 5% sui prodotti per l’infanzia e l’igiene intima femminile.
La Manovra, inoltre, potrebbe intervenire sui meccanismi dell’assegno unico. Tra le ipotesi figura anche un raddoppio da 100 a 200 euro della maggiorazione forfettaria del contributo universale per i nuclei familiari con quattro o più figli e 100 euro in più per i nuclei familiari con figli gemelli, fino al compimento del terzo anno di età. La maggiorazione verrebbe introdotta a partire dal 2023.
Stralcio completo delle cartelle sotto i mille euro o un pagamento ridotto senza sanzioni. Sarebbe questo l’orientamento. Durante la riunione della maggioranza si sarebbe evidenziata l’intenzione di un gesto “molto generoso” su questo fronte, anche perché, viene spiegato, sarebbe molto più costoso riscuoterle. Per le cartelle sopra i mille la strada individuata sarebbe invece quella di una riduzione delle sanzioni e interessi al 5% e una rateizzazione in cinque anni. Si allontana però l’ipotesi di un scudo fiscale per il rientro dei capitali dall’estero.
Si ipotizza anche una revisione del Reddito di cittadinanza (con una stretta per limitarlo ai residenti in Italia) potrebbe garantire coperture sul dossier pensioni, altre risorse sono attese dal restyling degli extraprofitti, con un calcolo basato sugli utili e una tassa alzata almeno al 33%.