Manovra: vertice in serata a Bruxelles. E da Napoli Conte difende la libertà di stampa
Si apre la stagione del dialogo tra Italia e Bruxelles sulla manovra, almeno questo è l’auspicio del premier Giuseppe Conte e del ministro dell’economia Giovanni Tria che, in serata incontreranno il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, il Commissario europeo per gli affari economici e monetari Pierre Moscovici e il vice-presidente della Commissione Valdis Dombrovskis. “La nostra porta resta aperta – ha detto Moscovici – sono convinto che potremo trovare un accordo”. Dopo le aperture comunitarie, l’esecutivo italiano punta ad un accordo per evitare la procedura d’infrazione, reso difficile dalla poca elasticità da entrambe le parti.
Intanto secondo la Banca d’Italia, il calo dei titoli di Stato italiani “ha determinato una riduzione del valore della ricchezza finanziaria delle famiglie” del 2% nei primi sei mesi del 2018, per una somma di poco inferiore ai 85 miliardi di euro. Inoltre “nel secondo trimestre dell’anno la quota di titoli pubblici italiani detenuta da investitori esteri si è ridotta di circa tre punti percentuali, al 24%, la variazione negativa più alta dal secondo trimestre del 2012”. Questo sempre secondo Bankitalia, comporta il rischio della fuga degli investitori stranieri dai titoli pubblici italiani, come nel 2012, durante la crisi del debito sovrano.
Ieri invece tappa napoletana per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che, conversando nel Palazzo Reale di Napoli, nel corso di un incontro con i giornalisti minacciati dalla criminalità, ha preso le distanze dalla “lista dei giornalisti buoni e dei giornalisti cattivi” stilata dall’ex parlamentare M5s Alessandro Di Battista. “L’hanno fatto dal Guatemala, mica l’ha fatto un membro del Governo” ha detto il premier.
“La libertà di stampa – ha detto Conte -, è un pilastro fondamentale della democrazia, nessuno può pensare sia stata mai messa in discussione Non è mai stato all’ordine del giorno. A volte può succedere che dopo giorni di attacchi uno possa avere una reazione che comunque non va giustificata, ma non per questo dovete pensare che si può mettere in discussione un principio fondamentale dell’ordinamento civile”.
Allo stesso tempo però Conte ha rivendicato la necessità di una nuova forma di comunicazione diretta con il pubblico attraverso i social. “Capisco che vivete un disorientamento con la circolazione diretta su social, vi sentite messi in discussione nella vostra funzione. Ma secondo me questo non riduce il vostro spazio professionale. A voi sta la libertà di informare, di descrivere, gli schemi interpretativi sono rimessi a voi, non dovete sentirvi minacciati da questo ausilio di informazione che forse è uno stimolo a fare ancora meglio il vostro mestiere”.