Mattarella dal vertice ‘Arraiolos’: “L’Ue o si completa o si rischia che venga meno”
Da Strasburgo, nel suo discorso sullo Stato dell’Unione, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha proposto “una nuova missione di preparazione sanitaria e una Unione europea della difesa. “L’Ue non può restare nelle attuali condizioni, o si completa o si rischia che venga meno” le ha fatto eco Sergio Mattarella dal vertice dei capi di Stato del “Gruppo Arraiolos” (una riunione multinazionale informale dei presidenti degli stati membri dell’Unione europea, sia esecutivi sia non esecutivi). Il caso Afghanistan dimostra la necessità “di una politica estera e di una difesa comune”, ponendosi “in piena complementarietà con la Nato”, aggiunge il capo dello Stato.
Nella sessione ‘Unione Europea sulla via dell’autonomia strategica’, Matterella ha ricordato anche altri scenari particolarmente critici, dalla Siria al Mediterraneo Orientale, dall’irrisolta questione ucraina all’incandescente situazione in Bielorussia: “tutto ciò ci pone di fronte a scelte che riguardano tanto la dimensione interna quanto quella esterna dell’Unione Europea”.
Due i nodi che l’Ue deve affrontare. Secondo Mattarella “da un lato è necessario riflettere su quali siano gli interessi condivisi dell’Unione e cosa occorra per tutelarli, per conseguire una effettiva autonomia strategica. Dall’altro dobbiamo definire il ruolo che l’Unione deve esercitare nella comunità internazionale: in che modo possiamo essere incisivi nell’affermazione del multilateralismo, proiettando, anche al di fuori dei nostri confini, i valori e i principi su cui si fonda l’Europa”.
Un ruolo parallelo a quello della Nato. In questo ruolo l’Unione europea “si pone in piena complementarietà con la Nato, rafforzando il suo ruolo di produttore di sicurezza. Accrescere le nostre capacità, fare dell’Unione un attore più credibile è importante per l’Europa e, vorrei aggiungere, lo è anche per gli Stati Uniti, in un mondo sempre più caratterizzato dal protagonismo di grandi soggetti internazionali”.
Quindi l’esortazione di Mattarella a mettere il piede sull’acceleratore. “La Conferenza sul futuro dell’Unione rappresenta una grande storica occasione. Non dobbiamo ridurla a uno scialbo momento di ordinaria amministrazione. Dovremo impegnarci, senza remore e senza temi intoccabili, per completare i tanti ‘cantieri aperti’ della nostra integrazione. L’Unione Economica e Monetaria, l’effettiva capacità fiscale, un vero pilastro sociale”, ha sottolineato il presidente della Repubblica.
Focus su Next Generation. “Non è soltanto un piano di resilienza e ripresa ma un programma a lungo termine. Si tratta di costruire il nostro futuro. Next Generation è la strategia, il percorso per realizzarlo è l’autonomia dell’Unione”, spiega ancora Mattarella, anche perché “per dar vita a questa prospettiva serviranno investimenti considerevoli, sia nel settore industriale, sia nella riqualificazione della forza lavoro. Investimenti che nessun Paese da solo, può porre in campo”.