Mattarella: “La Russia torni a rispettare la carta delle Nazioni Unite”
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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso delle dichiarazioni alla stampa al termine dei colloqui con il presidente montenegrino Yakov Milatovic ha parlato della Russia: “Il mondo che noi vorremmo è quello che rispetta il diritto internazionale”.
“Per il rispetto doveroso alla libera stampa. Da tre anni a questa parte la posizione dell’Italia che ho sempre espresso è nitida, limpida, chiarissima: quella del rispetto del diritto internazionale e della sovranità di ogni Stato. Questa ferma, vigorosa affermazione è stata la base del sostegno che l’Italia ha assicurato all’Ucraina. Posizione sempre accompagnata dall’auspicio che la Russia torni a svolgere il suo ruolo nella comunità internazionale”, ha aggiunto Mattarella.
“L’auspicio – ha aggiunto il capo dello Stato – è che la Russia torni a svolgere un ruolo di rilievo nel rispetto della sovranità di ogni stato, è un auspicio che ho sempre fatto nel rispetto del diritto e della carta delle nazioni Unite”.
Secondo Mattarella, la speranza è che si raggiunga una una “pace giusta in Ucraina e che non sia fittizia o fragile”.
“E’ utile ricordare – ha rilevato – che quando l’Ucraina con il consenso della Russia divenne indipendente disponeva di una grande quantità di armi nucleari. Su sollecitazione di Usa e Russia l’Ucraina ha consegnato alla Russia alcune migliaia di testate nucleari. A fronte di quello nel trattato sottoscritto l’Ucraina registrava l’impegno di questi Paesi a rispettarne e garantirne indipendenza e integrità territoriale, Noi vorremmo che si ripristinassero quegli impegni ed accordi”. “La Nato è nata decenni addietro, ha una storia robusta e non c’è nulla che può incrinare questo legame, non ho timore – ha sottolineato Mattarella -. Non vi è pericolo che possa essere incrinato”.
Intanto ieri Mosca è tornata all’attacco di Mattarella per voce, ancora una volta, della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, affermando che “non può essere lasciato senza conseguenze e non lo sarà mai” quanto affermato dal capo dello Stato italiano nel corso della conferenza tenuta a Marsiglia il 5 febbraio scorso in occasione dell’onorificenza accademica di dottore honoris causa. In particolare l’affermazione secondo cui alla fine degli anni Trenta “anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”.