Meloni al Cna: “Pmi e artigiani spina dorsale del Paese”. Salario minimo: “Non è la soluzione”
Lavoro, fisco, occupazione, salari. Ma soprattutto il grande sostegno alle piccole e medie imprese italiane e agli artigiani. Sono i temi toccati da Giorgia Meloni intervenuta in videocollegamento all’assemblea nazionale della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna). La presidente del Consiglio parla di artigianato e delle piccole e medie imprese come “fiore all’occhiello dell’economia italiana”. “Sono l’ossatura di questo Paese” precisa la premier, aggiungendo: “Senza l’artigianato e le pmi non esisterebbe il made in Italy. Voi rappresentate un patrimonio da ascoltare, difendere, proteggere e valorizzare”.
“Il lavoro è la nostra priorità assoluta. Per quello abbiamo abbassato le tasse alle imprese che assumono” puntualizza Giorgia Meloni elogiando il lavoro fatto dal suo governo: “Sta dando i suoi frutti, con il tasso di occupazione che nel mese di settembre ha raggiunto il 61,7%. Il tasso di disoccupazione è sceso al livello più basso degli ultimi 15 anni e dal settembre dello scorso anno abbiamo 512mila posti di lavoro in più”.
L’obiettivo dell’esecutivo, ha quindi puntualizzato è “creare un nuovo rapporto tra Stato, cittadini e imprese”, in materia fiscale, un modello in base al quale “lo Stato e i cittadini sono come impresa: più lavorano insieme e più producono ricchezza”.
Spazio, nelle parole della premier, anche al tema della lotta all’evasione fiscale che, specifica Meloni, “sarà un contrasto a quella reale e non presunta”. “Deve finire il concetto che le partite Iva sono evasori per nascita. È una menzogna”.
Poi, parlando della situazione economica del Paese e dei bassi salari, torna a bocciare il salario minimo proposto dalle opposizioni. “Il problema dei bassi salari non si risolve secondo noi con il salario minimo orario ma rafforzando la contrattazione” afferma la presidente del Consiglio.