Meloni: basita dopo la sentenza di Catania. L’UE ci aiuti con i migranti
Giorgia Meloni torna a parlare del tema migranti, e lo fa con un lungo post su Facebook dove commenta sia le mosse del governo tedesco, che ha annunciato controlli più severi alle frontiere, sia la sentenza del Tribunale di Catania che ha accolto il ricorso di tre migranti tunisini, sbarcati a metà settembre a Lampedusa e poi portati nel nuovo centro di Pozzallo, giudicando il recente decreto del governo “illegittimo in più parti”. Contro questa sentenza, il Ministero dell’Interno ha già annunciato ricorso.
Meloni chiede collaborazione con l’Unione Europea. La Presidente del Consiglio scrive: “Siamo di fronte a una pressione migratoria senza precedenti, dovuta all’instabilità di vaste aree dell’Africa e del Medio Oriente. Il governo italiano lavora ogni giorno per fronteggiare questa situazione e contrastare l’immigrazione illegale di massa. Lo facciamo con serietà ad ogni livello: coinvolgendo gli altri Stati europei e stringendo accordi con i Paesi africani per fermare le partenze dei barconi e distruggere la rete dei trafficanti di esseri umani. E con norme di buon senso per facilitare le espulsioni di chi non ha diritto ad essere accolto”. Poi Meloni aggiunge “Un lavoro difficile, certo, ma che può portare a risultati concreti, con pazienza e determinazione. Certo, tutto diventa molto più difficile se nel frattempo altri Stati lavorano nella direzione diametralmente opposta, e se perfino un pezzo di Italia fa tutto il possibile per favorire l’immigrazione illegale. E non parlo solo della sinistra ideologizzata e del circuito che ha i propri ricchi interessi nell’accoglienza”.
Sulla sentenza del Tribunale di Catania rimango ‘basita’, scrive Meloni: la sentenza del giudice di Catania, che con motivazioni incredibili rimette in libertà un immigrato illegale, già destinatario di un provvedimento di espulsione, dichiarando unilateralmente la Tunisia Paese non sicuro, compito che non spetta alla magistratura, e scagliandosi contro i provvedimenti di un governo democraticamente eletto. Non è la prima volta che accade e purtroppo non sarà l’ultima. Ma continueremo a fare quello che va fatto per difendere la legalità e i confini dello Stato italiano. Senza paura”.