Meloni, in Giappone: “In Ue l’Italia si è fatta sentire con autorevolezza”
La presidente del consiglio Giorgia Meloni, in Giappone per il passaggio di consegne per ufficializzare la presidenza italiana del G7, in un’intervista al quotidiano nipponico Yomiuri Shimbunin, rivendica la “svolta culturale” con cui gli altri Stati e le istituzioni Ue hanno “progressivamente condiviso” la posizione italiana sulla gestione del fenomeno migratorio “privilegiando la dimensione esterna come modalità per limitare le partenze”. La stessa ha dichiarato che in questi mesi il governo ha giocato un ruolo chiave a Bruxelles, facendo sentire con autorevolezza la voce dell’Italia e contribuendo al dibattito sui grandi temi.
Durante la sua intervista la premier ha citato i passi avanti che sono stati compiuti per il Memorandum d’intesa tra Ue e Tunisia, i nuovi accordi che la Commissione europea sta negoziando, in primis con l’Egitto, le diverse iniziative dell’Ue per contrastare il traffico dei migranti.
La collaborazione fra Italia e Giappone, spiega quindi Meloni, “si sta espandendo su tutti i fronti e il mio obiettivo per i prossimi anni è quello di sostenere questo importante rilancio. Penso in particolare al lancio di un meccanismo strutturato di consultazione politica e di sicurezza, al rafforzamento dei partenariati industriali soprattutto nei settori ad alta tecnologia e all’attuazione di progetti congiunti di ricerca scientifica”.
“Nell’attuale contesto geopolitico, segnato da molteplici crisi e attacchi all’ordine internazionale basato sulle regole – sottolinea il presidente del Consiglio –, è fondamentale che nazioni alleate e con idee simili come le nostre lavorino insieme sulle principali questioni globali, e la mia visita rappresenta un’importante opportunità, all’inizio dell’anno, per portare avanti un approfondito scambio di opinioni con il primo ministro Kishida, avendo l’Italia appena assunto la presidenza del G7, in continuità con l’imponente lavoro svolto dal Giappone nel 2023″.
Meloni ha poi parlato dell’Ucraina e ha precisato che il sostegno sarà garantito. “Sin dall’inizio della brutale aggressione della Russia – ha spiegato il premier -, il sostegno dell’Italia all’Ucraina è stato e rimarrà incrollabile. Questo impegno ha molteplici dimensioni e non è un caso che sia al centro della Presidenza italiana del G7, in continuità con la grande attenzione riservata anche dalla Presidenza giapponese nel 2023. L’arma più grande disposizione è l’unità della nostra azione”, con cui “abbiamo adottato misure vitali per mitigare anche le conseguenze globali di questo malvagio conflitto”. Poi ha aggiunto: “Questo impegno nasce innanzitutto dal dovere morale di aiutare una nazione sovrana che lotta per la sopravvivenza, dovere al quale non possiamo certo sottrarci. Si tratta però anche di tutelare il nostro interesse nazionale, perché la sicurezza dell’Ucraina è la sicurezza dell’Europa, e perché la necessità di salvaguardare le regole di convivenza che costituiscono la base del sistema internazionale riguarda tutti noi”.
La premier ha poi commentato la crescita di popolarità dei partiti di destra in Europa. “Ogni nazione europea ha le sue dinamiche politiche, che solo parzialmente possono essere attribuite a trend generali. Sono tuttavia convinta, e la mia azione politica si è sempre ispirata a questa convinzione, che i popoli del nostro continente vogliano un’Europa che sappia giocare un ruolo da protagonista sulla scena globale, senza tradire o prevaricare le identità nazionali. Intendo continuare a lavorare per un’Europa che sia un gigante politico e non burocratico, cioè capace di raccogliere le sfide che richiedono l’unità tra le nazioni del continente, lasciando invece ai governi nazionali il compito di affrontare quelle politiche che possono essere attuate al meglio dalle istituzioni più vicine ai cittadini”.